"Quello di domani è un passo importante che ha un valore molto simbolico perché verrà giù il primo grosso pezzo di ponte. Teniamo presente però che è solo una parte del lavoro perché se tanto è già stato fatto tanto bisognerà ancora fare". Il commissario per la ricostruzione di Ponte Morandi, Marco Bucci spiega l'importanza del lavoro fatto e di quelli che sarà il passo di domani venerdì 8 febbraio quando la prima trave di 40 metri del ponte verrà smontata e portata a terra.
La parte che verrà rimossa domani sarà però inferiore alla quantità di materiale che è stato levato finora, cioè circa 3 mila tonnellate di materiale e domani verrà giù un pezzo da circa 800 tonnellat. Domani a Genova arriveranno ad assistere al momento anche il premier Giuseppe Conte e il ministro alle Infrastrutture e Trasporti Danilo Toninelli.
- LA VIABILITA'
Dal punto di vista della viabilità via 30 Giugno è stata chiusa questa mattina dalla polizia locale per disposizione del Comune di Genova per garantire la piena sicurezza durante le fasi di lavoro. La via, che rappresenta una delle principali arterie di collegamento tra la Val Polcevera e il centro città resterà chiusa fino alle ore 24 di domanica 10 febbraio e comunque 'fino a cesata esigenza'.
- LO SMONTAGGIO
Per il taglio verrà usata la tecnica degli strand jack, i martinetti idraulici che hanno il compito di sollevare e poi portare a terra la sezione di ponte grazie all'utilizzo di potenti cavi d'acciaio. Per compiere l'operazione ci vorranno tra le sette e le otto ore di lavoro. Si tratta infatti di un'operazione molto lenta e che che necessità della massima cautela da parte dei tecnici specializzati delle ditte incaricate. Una volta sollevata la 'fetta' di ponte, questa verrà spostata lateralmente e infine appoggiata a terra, dovrà essere dunque calata per 48 metri.
Il pezzo di ponte verrà tagliato con un filo diamantato di acciaio. Il poorzione di ponte che verrà rimosso è di 36 metri di lunghezza e 18 di larghezza.
Una volta a terra la porzione del ponte, sarà sezionato, tagliato e caricato sopra un camion e materialmente demolito altrove. Resterà dunque in piedi la pila 8, quella più estrema del moncone ovest del ponte crollato lo scorso 14 agosto. Tra le ipotesi per l'abbattimento di quella anche l'utlizzo delle microcariche esplosive, così come previsto per il lato Est, quello cioè dove si trovano le abitazioni. L’intero procedimento che verrà effettuato in queste ore verrà poi ripetuto altre volte sino alla completa demolizione del viadotto. Dalla data del 15 dicembre, giorno di apertura ufficiale del cantiere, ad oggi sono state 'sgomberate' circa 3mila tonnellate di materiale. Si tratta di tutte le strutture che si trovavano al ddi sotto del ponte e che costruivano ostacolo al procedere dei lavori.
- I TEMPI
Secondo i tempi previsti dal commissario Bucci entro il 31 marzo si dovrà iniziare il lavoro di ricostruzione del ponte.Questo però come spiegato dallo stesso primo cittadino di Genova non vuol dire che per quel giorno sarà completata la fase di demolizione, ma si procederà contestualmente alle due fasi. Entro i primi giorni di marzo il commissario Bucci ha annunciato che verrà aperta al traffico anche via Fillak.
A quel punto sarà possibile arrivare alla gestione di quattro arterie capaci di creare un collegamento tra la Val Polcevera e il centro città. Probabile che si arrivi, da capire ancora se solo durante le fasi più delicate o anche durante tutta l'operazione di demolizione, alla chiusura di due strade alla volta. La data ultima fissata nel contratto tra la struttura commissariale e le aziende demolitrici e ricostruttrici è fissata per il 15 aprile 2020. Per quel giorno il ponte dovrà essere percorribile a tutti i mezzi.
IL COMMENTO
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Bucci ha ragione: urge prendere decisioni per far correre la Liguria