cronaca

L'incontro è avvenuto al Cinema Albatros di Rivarolo
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Confronto infuocato al Cinema Albatros di Rivarolo tra gli sfollati di ponte Morandi e le istituzioni locali, rappresentate dall'assessore al Bilancio e al Patrimonio del Comune di Genova Pietro Piciocchi.

Tra le tematiche affrontate, quella che ha interessato la gestione dei fondi arrivati in beneficenza e gestiti dal Comune, circa 1 milione e 200 mila euro. Del 35% destinati agli sfollati sono stati distribuiti mille euro per le famiglie in autonoma sistemazione, la richiesta degli ex residenti del Campasso e di via Porro era volta a comprendere dove fosse finita la differenza. "Come ho già chiarito - ha specificato Piciocchi - questa beneficenza è stata elargita al Comune di Genova per la gestione del'emergenza abitativa e il Comune si è accollato tantissime spese. In più c'è un'altra consistente cifra che serve per le utenze delle case di proprietà del Comune".

L'assemblea ha comunque concordato che gli obbiettivi "sono stati raggiunti": i risarcimenti per gli inquilini, in ritardo a causa delle 35 azioni di fronte al Tar promosse dai proprietari non residenti, stanno infatti per arrivare.

Intanto il Comitato degli sfollati si è trasformato in associazione che d'ora in poi si chiamerà 'Quelli del Ponte Morandi': e proprio l'associazione "si vorrà interessare - ha detto Franco Ravera, presidente del comitato degli sfollati di via Porro e via Campasso - della costruzione del ponte e di quello che nascerà sotto".

L'associazione nel frattempo donerà un'ambulanza e raccoglierà le domande dei cittadini sulla demolizione di ponte Morandi per consegnarle al sindaco-commissario Marco Bucci. Tra le principali preoccupazioni ci sono salute e ambiente. Ma non per questo la volontà è quella di fermare i lavori di demolizione. "Noi siamo i primi a volere che le cose siano fatte velocemente perché siamo i primi che stiamo subendo da 7 mesi a questa parte i problemi legati a questa tragedia", spiega a Primocanale Fabio Bertoldi, residente a Certosa. "Vogliamo che le cose siano fatte bene, senza che la fretta porti a dimenticare le normali norme di sicurezza, il rispetto della salute e con un occhio rivolto allo sviluppo di questa valle".