cronaca

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Rinvio della demolizione della pila 8 di ponte Morandi inizialmente prevista per la mattina di sabato 9 marzo con l'uso dell'esplosivo. Attesa per l'ufficializzazione della decisione da parte del sindaco-commissario alla ricostruzione Marco Bucci che dovrebbe parlare a margine del consiglio comunale in corso a Palazzo Tursi.

Stamattina si è svolto un doppio sopralluogo da parte dei tecnici esperti della struttura commissariale insieme alla commissione sposivi. Poi il vertice il prefettura alla presenza del prefetto di Genova Fiamma Spena.
A determinare il rinvio del programma sarebbe la necessità da parte della struttura commissariale di approfondire il ritrovamento di alcune parti di amianto nella struttura del pilone da demolire con l'esplosivo.

"Siamo in stand by - ha detto Danilo Coppe, titolare della Siag, la ditta di esplosivistica civile cui è demandato il compito di distruggere le parti del ponte che non si devono smontare -. Devono essere perfezionate le analisi sulla presenza di amianto nella struttura".

In alcuni campioni prelevati dalla pila 8 dell'ex viadotto Morandi "ci sono tracce di amianto. Si tratta di quantità minime rilevate grazie a alcune indagini 'spinte' che al momento non hanno eguali come livello di approfondimento". Lo ha detto Gabriele Mercurio, ingegnere di polizia mineraria e membro della Commissione esplosivi.

"Adesso - ha detto ancora Mercurio - attendiamo che sia valutata sotto il profilo sanitario e ambientale la compatibilità di utilizzo degli esplosivi rispetto alla presenza di amianto".

"Tracce di amianto sono state trovate e quindi è necessario fare una valutazione fondata scientificamente per valutare se l'esplosione possa determinare o meno problematiche di natura sanitaria o ambientale - ha ricordato Merlino -. Tutte le valutazioni di questo tipo prendono in esame la possibilità non solo dell'utilizzo dell'esplosivo ma anche di altre tecniche".