cronaca

'Suegno' è l'unica rimasta in mare nel porticciolo Carlo Riva
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"Non so se sono io che non capisco, loro che battono un pochino la fiacca oppure ci sono realmente dei problemi tecnici che rallentano le operazioni". Quattro mesi e mezzo dopo la mareggiata che ha devastato il porticciolo Carlo Riva di Rapallo è il sindaco della cittadina del Tigullio, Carlo Bagnasco, a mostrare tutta la sua preoccupazione. Il primo cittadino ha fretta di terminare la rimozione di tutte le imbarcazioni e recuperare l'agibilità del porto il prima possibile.



I lavori per quanto riguarda la passeggiata vanno avanti spediti ma Pasqua si avvicina e per tutti i commercianti e operatori turistici la località del Tigullio è fondamentale farsi trovare pronti. "Il danno che ha subito Rapallo è stato molto importante - ha spiegato ancora Bagnasco. C'erano quattrocento imbarcazioni da rimuovere. E' stato uno dei più grandi incidenti nautici della storia italiana. Tanto è stato fatto e oggi ne sono rimaste ancora poco più di una decina". In mare ne è rimasta una sola, 'Suegno', l'imbarcazione di proprietà di Pier Silvio Berlusconi. Ma per la sua rimozione c'è un problema che rallenta l'operazione. Una situazione che ha fatto arrabbiare il primo cittadino di Rapallo.


Sotto la lente d'ingrandimento la posizione della Visond, la rete di imprese al lavoro per togliere i dodici yacht rimasti spiaggiati. "Non capisco se sono io che voglio andare troppo veloce - ha spiegato ancora Bagnasco -. Loro mi dicono che tecnicamente la rimozione della barca 'Suegno' è una delle più complesse. Questo perchè, spiegano i tecnici, la poppa durante il naufragio cuasato dalla mareggiata si è rotta e all'interno della barca si sono depositati diversi materiali, di conseguenza il peso è aumentato tantissimo e ora c'è forte il timore che spostandola si spezzi". E allora per riportare lo yacht a riva serve un intervento di tipo diverso.


I tecnici infatti hanno spiegato al sindaco Bagnasco che per accedere a questa imbarcazione bisogna prima fare dei solchi nel fondale per evitare danni ulteriori ma questo ovviamente comporta un allungamento dei tempi. Tempo che il sindaco di Rapallo non vuole perdere, troppo urgente arrivare a Pasqua già pronti, la data segnata è quella del 21 aprile prossimo. Ma la rete che gestisce l'operazione spiega che per compiere la rimozione servono quarantotto ore di mare tranquillo e il vento forte di questi giorni e il conseguente mare mosso hanno fatto rallentare l'operazione. Nel frattempo l'imbarcazione è stata imbragata e appena sarà possibile verrà riportata sulla terra ferma. Ma la corsa contro il tempo nella cittadina del Tigullio prosegue, e intanto i giorni passano e il 21 aprile è sempre più vicino.