Cronaca
BLACK OUT NELLA MENTE DI DELFINO. NON RICORDA
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Sono ore di black out nella mente di Luca Delfino. Pensieri vuoti sovrappongono frammenti di ricordi. Che tuttavia si interrompono giovedì notte. Di venerdì, di come ha massacrato in pieno giorno, nel centro di Sanremo l’ex fidanzata, Maria Antonietta Multari dice di non ricordare. Lo ripete per due ore all’avvocato Maria De Pascalis, che fino al 20 agosto sostituisce Riccardo Lamonaca, legale di Delfino attualmente fuori Italia. Racconta dell’amore meraviglioso con Maria Antonietta, ostacolato dai genitori della ragazza. Giovedì le aveva comperato una collanina d’oro. Perché l’11 sarebbe stato il suo compleanno. Poi il nulla. I ricordi si riaccendono sugli agenti della polizia, il sangue addosso, la mano ferita, la prigione. Un black aut nella memoria che ripete quello dopo la morte di Luciana Biggi, nei vicoli di Genova. Anche allora le lacune e la nebbia. Interrogato dal pm Vittore Ferraro venerdì sera, assistito da un difensore civico, Delfino si è avvalso della facoltà di non rispondere. E questa sarà la linea della difesa, anticipa l’avvocato De Pascalis. Intanto, in una Ventimiglia e in una Sanremo sgomenta, il dolore dei genitori si mischia alla rabbia. Mamma Rosa accusa i carabinieri di Imperia di non aver preso in considerazione gli esposti contro Luca Delfino che da mesi importunava la figlia. Il comandante provinciale risponde di partecipare al dolore dei genitori e di avere sempre valutato il caso con la massima attenzione. “Prima ancora che con quel criminale devo fare giustizia con il giudice, perché è lui il vero assassino” rimbalza Rosa Multari che lancia un appello al ministro di Giustizia per mandare a casa i magistrati che scarcerano con troppa facilità. Il ministro Clemente Mastella accoglie la richiesta e ora intende acquisire il fascicolo relativo a Luca Delfino, unico indiziato per l'omicidio di Luciana Biggi avvenuto a Genova nell’ aprile 2006 e arrestato ieri a Sanremo per l'uccisione della ex fidanzata. "Il ministro è titolare delle azioni disciplinari, è nei suoi diritti chiedere il fascicolo. Noi siamo assolutamente tranquilli. Valuteremo le sue richieste. Abbiamo fatto le nostre valutazioni che oggi, nonostante i fatti, non cambiano". Così il procuratore capo di Genova Francesco Lalla, attualmente in ferie, ha invece replicato alla richiesta del ministro Mastella. Una vicenda complicata, di cui si parlerà ancora a lungo.
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