cronaca

Operazione congiunta dei carabinieri di Torino e Genova
1 minuto e 11 secondi di lettura
 Svaligiavano abitazioni isolate in Piemonte e, prima di fuggire col bottino, scattavano 'foto ricordo' ai proprietari di casa che dormivano. Una banda di rapinatori è stata sgominata dai carabinieri che hanno notificato, a Torino e a Genova, quattro ordinanze di di custodia cautelare in carcere nei confronti di tre albanesi e un italiano. Sottoposte a fermo altre due persone. Le accuse, a vario titolo, sono di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di furti in abitazione e di autovetture e ricettazione.


La banda è ritenuta responsabile di almeno 79 colpi messi a segno, tra marzo e novembre 2018 ad Asti, Cuneo e Torino con la cosiddetta "tecnica del succhiello": i ladri foravano i serramenti di una finestra con l'attrezzo da falegname e facevano scattare la maniglia con una pinza. Le foto alle ignare vittime prima di scappare. "Sono fissato - dice il capo della banda in un'intercettazione - Sono entrato dentro e ho fatto le foto della figlia".

Le indagini dei carabinieri del Comando provinciale di Torino hanno preso il via nel 2018. Stando a quanto accertato dagli investigatori, i ladri alternavano i luoghi delle rapine, spostandosi tra comuni e provincie molto distanti tra loro. Durante i colpi indossavano sempre passamontagna e guanti. Nel corso dell'attività investigativa sono state recuperate e restituite ai legittimi proprietari dieci auto e due pistole rubate e sono state sequestrate due pistole di fabbricazione clandestina, utilizzate dalla banda per le rapine.