Un semplice ed innocente ricordo social o un messaggio voluto quello rilanciato dalla moglie di Garrone? E’ innegabile che un’eventuale vendita della società blucerchiata passerebbe anche attraverso le mani e la volontà dell’ex presidente, che a Corte Lambruschini garantisce ancora qualche fidejussione e, non dimentichiamolo, nel 2014 trasferì la Sampdoria a titolo pressoché gratuito con un pieno finanziario di benzina a Massimo Ferrero.
Edoardo Garrone, che era in tribuna all’ultimo derby, da quando sono fuoriuscite le indiscrezioni sulle trattative di cessione ha scelto la via del silenzio e della discrezione. Rotto, indirettamente, con la foto postata su Facebook dalla moglie Anna, che in Sampdoria si era occupata di marketing. Se questa mossa social fotografi anche una rilancio del Gruppo Vialli per l’acquisto della Sampdoria, è da vedere.
Rimane il fatto che dopo le dichiarazioni di Roberto Mancini – “Sarebbe bello se Gianluca rientrasse nel calcio, dove farebbe bene”, ha detto il ct azzurro – un altro piccolo tassello in favore di Vialli alla Sampdoria si è depositato sul mosaico delle trattative. Che, tuttavia, continuerebbero a vedere in prima fila i pretendenti sauditi, adesso identificati nel principe ereditario Abdullah bin Mosaad bin Abdulaziz Al Saud.
Il collegamento tra Garrone, il petrolio e gli arabi potrebbe risultare spontaneo e quasi automatico. Ma ciò allora escluderebbe Gianluca Vialli. E poi va detto che da anni la famiglia Garrone ha ceduto il ramo petrolifero della sua azienda e si occupa principalmente di energie alternative. La vendita della Sampdoria, insomma, assomiglia ad un intrigo internazionale, che potrà essere sciolto soltanto da Massimo Ferrero, sempre più solo ed isolato nella sua gestione.
IL COMMENTO
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