Condannati a un anno e sei mesi l'ex deputata dell'Udc Gabriella Mondello e in passato anche sindaco di Lavagna per oltre vent'anni, due anni invece a l'ex primo cittadino della città Giuseppe Sanguineti in carica nel momento in cui è scoppiato il caso giudiziario.
La procura aveva chiesto condanne per 120 anni. L'inchiesta era nata nel 2016 e aveva portato all'arresto dei presunti boss e agli arresti domiciliari i politici. Secondo l'accusa, i politici avrebbero ottenuto i voti alle elezioni in cambio di favori resi agli esponenti della locale calabrese. Tra gli affari che secondo i giudici avevano legato gli esponenti della 'ndrangheta con l'amministrazione comunale di Lavagna ci sono lo smaltimento dei rifiuti e la gestione di chioschi sul lungomare. Dopo gli arresti, il consiglio comunale di Lavagna fu sciolto per infiltrazioni da parte della criminalità organizzata. Il Consiglio dei ministri deliberò lo scioglimento nella riunione di venerdì 24 marzo 2017 su proposta del ministro dell'interno Marco Minniti.
- LE REAZIONE:
"Me lo aspettavo perché ero il simbolo politico di questo processo. Ma sono completamente innocente come emergerà in appello". Lo ha detto Gabriella Mondello in aula subito dopo la condanna a un anno e sei mesi nell'ambito del processo sulle infiltrazioni mafiose nel comune di Lavagna. "Non mi sento colpevole di niente - ha detto l'ex sindaco Giuseppe Sanguineti, condannato a due anni -. Se avessi qualcosa da rimproverarmi lo farei. Ma io non ho fatto nulla".
- IL PROCURATORE CAPO COZZI:
"L'importante è che sia stata affermata nel giudizio in contradditorio la sussistenza del reato di associazione mafiosa. E' stato affermato tra l'altro il reato di voto di scambio" così il procuratore capo di Genova Francesco Cozzi ha commentato la sentenza. "Siamo più che contenti. Siamo soddisfatti per il lavoro compiuto e che ha trovato riscontro nella maggior parte delle condanne di oggi. Ringrazio i colleghi Lari e Paolucci e la polizia" ha aggiunto Cozzi che era presente in aula al momento della lettura del dispositivo. Anche il pm Alberto Lari è soddisfatto: "Le contestazioni importanti hanno retto".
- I LEGALI DEI CONDANNATI:
"I giudici hanno condannato in base a una associazione a delinquere che non c'è. La sentenza si leggerà, si valuterà e si impugnerà". Lo ha detto l'avvocato Claudio Zadra che insieme al collega Fabio Schembri difende Paolo e Antonio Nucera e Francesco Antonio Rodà, condannati per le infiltrazioni della 'ndrangheta nel comune di Lavagna. "Del resto - ha continuato il legale - la storia dei processi per mafia in Liguria ha dimostrato che è tutto da vedere, e che in appello le cose possono cambiare".
IL COMMENTO
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