La questione Carige tiene sempre banco e stavolta a parlare sono i sindacati, attraverso una nota: "Continueremo ad opporci a qualsiasi progetto che metta a rischio la continuità aziendale e prefiguri l'espulsione di migliaia di dipendenti".
E' questa la dura risposta alla lettera inviata ieri dai commissari ai dipendenti: "Tutto quello che è stato fatto e si sta facendo in applicazione del piano industriale presentato a febbraio - dicono - a nostro avviso è in contraddizione con quanto affermato dai commissari".
Le segreterie di coordinamento di Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin ricordano che i commissari hanno annunciato ai dipendenti che il fondo Apollo ha formalizzato una proposta di ricapitalizzazione della banca e che questa proposta è stata "prontamente messa a disposizione dei regolatori, del Fitd e degli azionisti di riferimento". "Noi non conosciamo il contenuto della proposta Apollo", affermano, ricordando solo che i commissari affermano che "il piano industriale e i progetti di ricapitalizzazione sono improntati alla valorizzazione del 'rapporto con la piccola-media impresa, con gli operatori minori e con le famiglie' e si nega la volontà di trasformare la banca in 'una piccola boutique' che si occupa prevalentemente di gestione di patrimoni".
"Quello che è stato fatto e si sta facendo in applicazione del piano industriale presentato a febbraio a nostro avviso è in contraddizione con quanto affermato", notano però i sindacati Carige. "Solo per citare alcuni esempi: L'unico strumento che all'interno della banca erogava credito ai privati e alle famiglie su tutto il territorio nazionale, Creditis, è stato ceduto qualche mese fa a un soggetto terzo. Da diverse settimane - proseguono - si evocano in azienda chiusure di svariate decine di filiali, peraltro previste anche dal piano industriale. Contemporaneamente, domani 27 giugno sarà inaugurata a Roma una nuova filiale di Cesare Ponti, finora assente dalla capitale, che si occuperà esclusivamente della gestione di patrimoni rilevanti", "prima di una serie di aperture già annunciate su tutto il territorio nazionale".
"Non abbiamo notizie di iniziative volte a valorizzare il rapporto e a fornire il sostegno alle piccole e medie imprese del paese - aggiungono quindi i sindacati -. Al contrario proseguono le cessioni dei crediti dubbi, con ciò rinunciando alla possibilità di recuperare posizioni in difficoltà dietro le quali ci sono famiglie e imprese". "Come abbiamo già ripetuto in molte occasioni, noi non esprimiamo giudizi sui soggetti che sono interessati ad acquisire pacchetti azionari di Banca Carige, ma crediamo che interessi molto a tutti i dipendenti sapere quale sarà il futuro di questa azienda e con quali prospettive".
E' questa la dura risposta alla lettera inviata ieri dai commissari ai dipendenti: "Tutto quello che è stato fatto e si sta facendo in applicazione del piano industriale presentato a febbraio - dicono - a nostro avviso è in contraddizione con quanto affermato dai commissari".
Le segreterie di coordinamento di Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin ricordano che i commissari hanno annunciato ai dipendenti che il fondo Apollo ha formalizzato una proposta di ricapitalizzazione della banca e che questa proposta è stata "prontamente messa a disposizione dei regolatori, del Fitd e degli azionisti di riferimento". "Noi non conosciamo il contenuto della proposta Apollo", affermano, ricordando solo che i commissari affermano che "il piano industriale e i progetti di ricapitalizzazione sono improntati alla valorizzazione del 'rapporto con la piccola-media impresa, con gli operatori minori e con le famiglie' e si nega la volontà di trasformare la banca in 'una piccola boutique' che si occupa prevalentemente di gestione di patrimoni".
"Quello che è stato fatto e si sta facendo in applicazione del piano industriale presentato a febbraio a nostro avviso è in contraddizione con quanto affermato", notano però i sindacati Carige. "Solo per citare alcuni esempi: L'unico strumento che all'interno della banca erogava credito ai privati e alle famiglie su tutto il territorio nazionale, Creditis, è stato ceduto qualche mese fa a un soggetto terzo. Da diverse settimane - proseguono - si evocano in azienda chiusure di svariate decine di filiali, peraltro previste anche dal piano industriale. Contemporaneamente, domani 27 giugno sarà inaugurata a Roma una nuova filiale di Cesare Ponti, finora assente dalla capitale, che si occuperà esclusivamente della gestione di patrimoni rilevanti", "prima di una serie di aperture già annunciate su tutto il territorio nazionale".
"Non abbiamo notizie di iniziative volte a valorizzare il rapporto e a fornire il sostegno alle piccole e medie imprese del paese - aggiungono quindi i sindacati -. Al contrario proseguono le cessioni dei crediti dubbi, con ciò rinunciando alla possibilità di recuperare posizioni in difficoltà dietro le quali ci sono famiglie e imprese". "Come abbiamo già ripetuto in molte occasioni, noi non esprimiamo giudizi sui soggetti che sono interessati ad acquisire pacchetti azionari di Banca Carige, ma crediamo che interessi molto a tutti i dipendenti sapere quale sarà il futuro di questa azienda e con quali prospettive".
IL COMMENTO
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