cronaca

1 minuto e 20 secondi di lettura
Due ragazzini 'afflitti' dalla noia e alla ricerca di "qualche scarica di adrenalina", in un piccolo comune del Savonese avevano preso l'abitudine di dar fuoco ad auto in disuso, mettendo in apprensione un intero paese per quei ripetuti incendi pericolosi, che hanno coinvolto nei mesi diversi veicoli.

Dapprima i due minori avevano puntato su mezzi ancora parcheggiati in aree private, e poi vista l'attenzione sulla zona scelta, e l'istallazione di finte telecamere per dissuadere i 'piromani', avevano deciso di puntare sull'incendio di veicoli già consegnati a un autodemolitore e in attesa di essere rottamati. Per fortuna in tutti i casi i vigili del fuoco erano intervenuti tempestivamente evitando che le fiamme si propagassero, in particolare in due casi risultati più rischiosi.

I due sono stati scoperti dai Carabinieri di Cairo Montenotte (Savona) dopo lunghi accertamenti e servizi di osservazione, l'analisi delle immagini dei sistemi di sorveglianza del comune coinvolto, e alcune testimonianze.

Alcuni giorni fa uno dei due 'piromani in erba', sentendosi braccato, si è presentato spontaneamente in caserma, accompagnato da un genitore, ammettendo le proprie responsabilità. L'altro ragazzo è stato quindi convocato a stretto giro e anche lui ha confessato assumendosi le proprie responsabilità in tutti gli incendi che hanno afflitto la piccola area.

I due, per altro ritenuti bravi ragazzi attivi nel sociale, da quanto emerso avevano iniziato appiccando incendi più piccoli già alla fine del 2018 e nei primi mesi di quest'anno dando fuoco a sterpaglie lungo le sponde di un corso d'acqua nel paese, per poi puntare nei mesi successivi sui mezzi in attesa di rottamazione.