
Dapprima i due minori avevano puntato su mezzi ancora parcheggiati in aree private, e poi vista l'attenzione sulla zona scelta, e l'istallazione di finte telecamere per dissuadere i 'piromani', avevano deciso di puntare sull'incendio di veicoli già consegnati a un autodemolitore e in attesa di essere rottamati. Per fortuna in tutti i casi i vigili del fuoco erano intervenuti tempestivamente evitando che le fiamme si propagassero, in particolare in due casi risultati più rischiosi.
I due sono stati scoperti dai Carabinieri di Cairo Montenotte (Savona) dopo lunghi accertamenti e servizi di osservazione, l'analisi delle immagini dei sistemi di sorveglianza del comune coinvolto, e alcune testimonianze.
Alcuni giorni fa uno dei due 'piromani in erba', sentendosi braccato, si è presentato spontaneamente in caserma, accompagnato da un genitore, ammettendo le proprie responsabilità. L'altro ragazzo è stato quindi convocato a stretto giro e anche lui ha confessato assumendosi le proprie responsabilità in tutti gli incendi che hanno afflitto la piccola area.
I due, per altro ritenuti bravi ragazzi attivi nel sociale, da quanto emerso avevano iniziato appiccando incendi più piccoli già alla fine del 2018 e nei primi mesi di quest'anno dando fuoco a sterpaglie lungo le sponde di un corso d'acqua nel paese, per poi puntare nei mesi successivi sui mezzi in attesa di rottamazione.
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