cronaca

Accusati di aver mentito sulle ricerche
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Era il 30 ottobre del 2016 quando la turista tedesca Imelda Bechstein si trovava con il marito sul traghetto che l'avrebbe dovuta portare da Porto Torres a Genova. La donna scomparse misteriosamente e solo dopo 15 giorni il corpo senza vita venne ritrovato casualmente durante un'esecitazione sullo stesso traghetto. Il cadavere si trovava nella sala eliche, zona teoricamente non accessibile ai passeggeri.

 
 
Nei giorni scorsi i sostituti procuratori Walter Cotugno e Patrizia Petruzziello hanno chiesto l’archiviazione del procedimento per omicidio colposo: secondo i pm la donna è morta per un malore e non esisterebbe neppure un nesso il decesso e il fatto che la donna fosse finita in area della nave che doveva essere chiusa.
 
Tuttavia l’equipaggio mentì sulle ricerche che, in base a quanto emerso dalle indagini, non vennero mai fatte nell’immediatezza della denuncia e nemmeno dopo, come dimostra il fatto che il corpo fu ritrovato 15 giorni dopo di fatto per caso. In 22 tra marittimi e ufficiali mentirono sia nei verbali sia agli investigatori. Probabilmente convinti che si fosse suicidata gettandosi dalla nave, non la cercarono neppure: per questo la procura di Genova ha deciso di indagarli per falso di atto pubblico.