cronaca

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A quasi un anno di distanza il primo pensiero va ancora a loro e alle loro famiglie. Bruno Casagrande e Mirko Vicini hanno lasciato un vuoto incolmabile anche tra i colleghi di Amiu dopo il crollo del ponte Morandi che li ha travolti. Nell'azienda multiservizi igiene urbana di Genova si è nel frattempo lavorato per dare piena operatività dopo la perdita di ben 6mila metri quadri di spazi fatti di un'isola ecologica, di un'area di unità territoriale, di un punto di trasferimento rifiuti e di una rimessa da 200 mezzi e 200 persone.


Amiu si è riorganizzata razionalizzando i suoi spazi, ma ora serve un'area per ridare alla Valpolcevera e al Ponente un'unità territoriale migliore e arriva la conferma di accordi in arrivo. "Noi stiamo finalizzando acquisizioone di un paio di aree nel ponenete cittadino, ma prima di comunicare quale sono aspettiamo la fine della trattaive" spiega Tiziana Merlino, direttore generale Amiu. Il crollo del ponte Morandi ha demolito anche la Fabbrica del Riciclo, un punto di riferimento del territorio per rimettere in circolo beni destinati alla discarica. La prospettiva è di crearne una nuova nell'ex mercato ortofrutticolo di via Bologna ma serve tempo nel frattempo potrebbe arrivare una fabbrica del riciclo virtuale.


"Pensiamo a un sistema con una App che metta in relazione tutti i soggetti che operano sul territorio in tema di riuso - precisa ancora il direttore generale di Amiu -. Vogliamo dare a tutti una possibilità di avere delle localizzazione diffuse sul territorio con dei nostri punti che metteremo a disposizione in modo da creare anche un'opportunità di scambio tra cittadini".