
- LA DIREZIONE DEL PD: Linea comune del Partito democratico dopo la direzione. Il segretario Nicola Zingaretti ha stilato i cinque punti su cui basare un eventuale governo con i Cinque Stelle: "Appartenenza leale all'Unione europea; pieno riconoscimento della democrazia rappresentativa, a partire dalla centralità del parlamento; sviluppo basto sulla sostenibilità ambientale; cambio nella gestione di flussi migratori,con pieno protagonismo dell'Europa; svolta delle ricette economiche e sociale, in chiave redistributiva, che apra una stagione di investimenti" ha precisato Zingaretti.
"Vogliamo Governo che duri, si parta dal riconoscere degli sbagli commessi. eIl governo deve servire a risolvere i problemi effettivi del Paese non solo a evitare le elezioni" ha commentato l'ex ministro della Giustizia il ligure Andrea Orlando che ha parlato al termine della direzione dei dem. In mattinata a Primocanale ha commentato la situazione di crisi del governo Brando Benifei, eurodeputato e capodelegazione del Partito democratico che ha spiegato: "Siamo reduci da un'esperienza di governo fallimentare. Serve dare una svolta, dobbiamo invertire la rotta, bisogna evitare aumento dell'Iva e riconquistare un ruolo in Europa. Sicuramente con il M5s ci sono contatti in corso. Ma fare un governo per sopravvivere non ha senso a quel punto meglio tornare al voto".
"Ora è il momento della responsabilità verso il Paese: ascolteremo il presidente della Repubblica e lavoreremo per fare uscire la nostra democrazia dalle difficoltà in cui il populismo l'ha gettata". Così la senatrice ligure del Pd e ex ministro alla Difesa Roberta Pinotti commenta la fine del Governo M5S-Lega. Pinotti ha poi aggiunto: "anche la condivisione e l'unità che si sono respirate oggi nella direzione del Partito Democratico sono una buona notizia".
E sul fronte Cinque Stelle c'è anche il pensiero di Alice Salvatore con il Movimento compatto su Luigi Di Maio: "Al centro della buona politica ci sono gli obiettivi e le priorità dei cittadini. La visione dell'interesse generale deve prevalere su tutto - spiega Salvatore - è auspicabile che le forze politiche si siedano a un tavolino e si mettano a discutere. Ora la parola va a Matterella e noi rimaniamo in attesa. Spero ci sia continuità e stabilità economica per i cittadini", chiosa Alice Salvatore.
Senza un accordo di questo genere che comprenderebbe anche Leu, Autonomie e il gruppo misto, l'alternativa sembra essere il ritorno al voto, a quel punto italiani ai seggi già ad ottobre. Ma i tempi sembrano essere stretti, c'è una misura finanziaria da presentare. E allora Mattarella potrebbe optare anche per un governo istituzionale chiedendo l'appoggio più ampio possibile da parte di tutte le forze politiche. A quel punto la scelta del ruolo di presidente del Consiglio dovrebbe ricadere su una figura super partes. Il tutto mentre la Lega e Salvini premono per il ritorno al voto.
- LE CONSULTAZIONI: Il Presidente della Repubblica Mattarella ha iniziato le consultazioni nel pomeriggio di oggi mercoledì 21 agosto. Per primi sono stati ascoltati i presidenti di Senato e Camera, Casellati e Fico. Poi al Colle sono saliti i rappresentanti del Gruppo per le Autonomie del Senato (Svp, Patt e Uv), che dopo il colloquio hanno dichiarato di essere favorevoli ad appoggiare un nuovo governo M5s-Pd, evitando il voto in autunno per scongiurare l'esercizio provvisorio e l'aumento dell'Iva. Mattarella ascoltaanche il gruppo Misto del Senato, quello della Camera e Liberi Uguali della Camera. Domani, giovedì 22 agosto, una giornata chiave con Mattarella che ascolterà le principali forze politiche del Paese. I primi a raggiungere il Quirinale sarà la delegazione di Fratelli d'Italia, poi quelli del Partito democratico, a seguire Forza Italia e Lega e infine il M5s.
IL COMMENTO
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