Cronaca

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Anche la Cgil e la Uil, dopo la Csil, hanno deciso di rinviare lo sciopero dei lavoratori della vigilanza privata che era stato proclamato per oggi, domani e lunedì 3 settembre, in seguito alla nota della commissione di garanzia sullo sciopero, che ha ravvisato alcune irregolarità nella proclamazione dello stesso. Lo stato di agitazione, tuttavia, continua. "Una decisione sbagliata nella forma e nel merito - ha spiegato Fabio Servidei della Uil-Tucs - Ma non volevamo che la discussione si concentrasse sui modi della protesta dal momento che i contenuti rimangono invece invariati". I sindacati, che hanno definito pretestuosa la scelta dell'autorità garante di contestare lo sciopero, chiedono il rinnovo del contratto per i lavoratori del settore, scaduto il primo gennaio scorso, e giudicano inaccettabile il comportamento delle aziende, colpevoli di aver disatteso gli accordi raggiunti non avendo distribuito tra i lavoratori parte degli aumenti tariffari concordati nel 2006. "Si tratta di una decisione gravissima -spiega ancora Servidei- Che rischia di comportare un risparmio economico sulla pelle della gente che lavora". I motivi della protesta, che salvo novità sostanziali in sede di trattativa tra sindacati e aziende potrebbe sfociare comunque in sciopero durante il mese di settembre, riguardano anche il rischio di arretramento degli standard di sicurezza in cui operano le guardie private. "Riscontriamo un'esasperazione oggettiva da parte dei lavoratori - dice Giuseppe Rodinò della Filcams-Cgil - Genova ha già pagato un pesante tributo in termine di vite umane sacrificate durante il servizio ed un arretramento sul tema della sicurezza non è accettabile". (Ansa)