Settembre, il mese delle scadenze non differibili per Ferrero e per la Sampdoria
Richiesta di rinvio a giudizio, crisi di Eleven Finance e lettera di intenti con Vialli: i nodi da sciogliere
1 minuto e 18 secondi di lettura
Resta ad alta tensione il clima interno alla Sampdoria dopo il confronto andato in scena ieri tra Massimo Ferrero ed Eusebio Di Francesco, giunto a Bogliasco in ritardo sulla tabella di marcia proprio per il procrastinarsi del faccia a faccia con i dirigenti. L’allenatore non ha affatto gradito che le promesse ricevute in estate dal presidente non siano state mantenute e potrebbe avere digerito quanto accaduto solo con la rassicurazione di un cambio di proprietà imminente e la prospettiva di nuovi investimenti a gennaio. Una situazione delicata per Ferrero, sfuggito anche alla contestazione di un drappello di Vecchi Ultras guidati da Claudio Bosotin ma sempre più nella morsa di un ambiente a lui fortemente ostile.
Non solo. Settembre è il mese della scadenze. Il 20 arriverà la decisione del Gip di Roma sulla richiesta di rinvio a processo del Viperetta per presunta distrazione fondi dalla Sampdoria, truffa e riciclaggio. Poi, Ferrero e la sua famiglia dovranno fronteggiare la crisi di Eleven Finance, società cinematografica e immobiliare che gestisce anche le palazzine di Bogliasco, costretta a rientrare da un pesante passivo per evitare lo stato di pre fallimento e per salvare i cinema. Infine, il 30 settembre, in coincidenza con il consiglio di amministrazione della società blucerchiata già convocato, scadrà la lettera di intenti firmata con il Gruppo Vialli.
Tutte scadenze non più differibili, dunque, si profila un mese decisivo sia per il destino personale di Ferrero che per quello della Sampdoria, malinconicamente ultima in classifica sia pure dopo appena due giornate di campionato.
IL COMMENTO
Bucci ha ragione: urge prendere decisioni per far correre la Liguria
"Breathe": la politica ha il dovere di ricordare i giorni del Covid