
Responsabile dell’illecita coltivazione sul terreno nella sua disponibilità è un uomo, B. F., italiano di 41 anni, che in un terreno privato presso la sua dimora aveva allestito una serra per coprire le piante con il vaso interrato nel suolo che crescevano rigogliose tanto da raggiungere dimensioni considerevoli. Le tre piante avevano diversi stadi di maturazione. L’ultima era una talea della prima e doveva garantire una fornitura costante.
Gli uomini della polizia locale, rintracciata la serra, hanno chiesto all’uomo se avesse altra marijuana già raccolta, ma lui ha negato. Gli agenti del reparto sicurezza urbana non si sono fidati e hanno perquisito la casa e il capanno ed è lì che sono stati trovati prodotti per l’agricoltura (compreso un radicante utilizzato probabilmente per creare la pianta più piccola) e i sei grandi mazzi di vegetale già messi ad essiccare.
Il coltivatore di marijuana è stato denunciato a piede libero a sensi dell’articolo 75 comma 1 del Testo unico sugli stupefacenti: "Chiunque, senza l'autorizzazione coltiva, produce, fabbrica, estrae, raffina, vende, offre o mette in vendita, cede, distribuisce, commercia, trasporta, procura ad altri, invia, passa o spedisce in transito, consegna per qualunque scopo sostanze stupefacenti o psicotrope è punito con la reclusione da sei a venti anni e con la multa da euro 26.000 a euro 260.000". Tutta la canapa indiana è stata sequestrata.
IL COMMENTO
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