
Montale, mancato cantante lirico e diplomato in ragioneria, era nato in corso Dogali e aveva pubblicato la prima raccolta "Ossi di seppia" per intuizione di Piero Gobetti. Le sue prime opere poetiche sono in gran parte ambientate alle Cinque Terre, dove a Monterosso la sua famiglia aveva una villa. Era arrivato a dirigere il Gabinetto Vieusseux a Firenze, incarico che aveva dovuto lasciare per la mancata adesione al fascismo. Nel dopoguerra, già ultracinquantenne, era stato assunto al "Corriere della sera" come redattore ordinario.
La sua città gli ha dedicato una targa commemorativa sul muro della casa natale e un passo a ridosso del Teatro Carlo Felice.
IL COMMENTO
Salis contro Piciocchi, analisi a distanza
Salis, quanto conta la bellezza in politica?