cronaca

La floricoltura si concentra per il 95% tra le province di Imperia e Savona
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 Dai classici crisantemi alle sterlizie, dalle gerbere ai ciclamini, dalle rose fino al verde ornamentale da reciso: che si preferiscano in bouquet o in vasi, sono i fiori liguri la prima scelta per la festa di Ognissanti e per la commemorazione dei defunti il giorno dopo. E' quanto afferma Coldiretti Liguria, nel commentare l'andamento del mercato autunnale dei fiori liguri che, in ricorrenze come queste ma non solo, può soddisfare la richiesta sia del mercato nazionale sia di quello internazionale.

"La produzione dei crisantemi e di altri fiori autunnali è fondamentale per molte aziende liguri che portano avanti un settore, quello florovivaistico, da difendere e promuovere con ogni risorsa. Nonostante in alcune aree si sia registrato un calo nella produzione di questo genere di fiori da reciso, il mercato ligure, in generale, sta mostrando una dinamicità dettata dall'ottima qualità di prodotto e dall'impegno degli imprenditori locali, che riescono a sbaragliare in molti casi la concorrenza", affermano in una nota il presidente di Coldiretti Liguria Gianluca Boeri e il delegato confederale Bruno Rivarossa.

La floricoltura in Liguria, che si concentra per il 95% tra le province di Imperia e Savona, conta oggi 3.200 aziende di fiori e piante ornamentali in provincia di Imperia e circa mille nella provincia di Savona. Il settore a livello nazionale conta 27mila aziende con 100mila addetti e vale complessivamente 2,5 miliardi di euro.