Il 5 e 6 novembre in via Balbi il Dipartimento di Scienze Politiche presenta l'Osservatorio sui fenomeni religiosi e migratori. Genova apre le porte dell'Università al dibattito internazionale sul nomadismo religioso: "I migranti e la sfida religiosa. Identità e adattamento". In un mondo sempre più connotato dal "nomadismo religioso", nella società contemporanea emerge la crescente necessità di condividere riflessioni in merito alle strategie di integrazione e convivenza.
Con questo obiettivo nasce il convegno internazionale "I migranti e la sfida religiosa. Identità e adattamento", organizzato dall'Università degli Studi di Genova, che avrà luogo il 5 e il 6 novembre presso l'aula Mazzini di via Balbi 5 del Dipartimento di Scienze Politiche. Una due giorni che si colloca nell'ambito dell'Osservatorio sui fenomeni religiosi e migratori, che prevede l'intervento di relatori di alto profilo scientifico del panorama internazionale.
L'analisi cercherà di individuare, secondo un approccio multidisciplinare, i principali problemi che oggigiorno genera l'appartenenza religiosa nell'inclusione o nell'esclusione di un migrante all'interno della società civile.Riflessioni necessarie per prospettare - in virtù di una consapevolezza diffusa del ruolo della libertà religiosa, dell'interculturalità e della valorizzazione della diversità - un superamento dei limiti del modello assimilazionista, attraverso opportune strategie di integrazione e convivenza.
Percorso che non può non prescindere, per sua stessa natura, da un'indagine trasversale che coinvolga materie antropologiche, geografiche, giuridiche e sociologiche, e che permetterà da un lato di avere contezza dei costi del welfare migration in termini di "identità" e di potenziale sviluppo di situazioni di conflitto, dall’altro di individuare alcune best practice che possono contribuire a soddisfare i bisogni correlati all’appartenenza religiosa, all’identità culturale e all’adattamento territoriale dei migranti, oltreché a prevenire situazioni di tensione, devianza e conflitto legate o comunque riconducibili a un mancato riconoscimento del ruolo sociale e identitario del fenomeno religioso.
IL PROGRAMMA - La mattina del 5 novembre dalle 10 alle 13 in Aula Mazzini si svolgerà la presentazione dell’Osservatorio sui fenomeni religiosi e migratori alla comunità cittadina, alla presenza delle istituzioni accademiche e delle delegazioni rappresentative delle diverse confessioni religiose presenti nel capoluogo ligure.
Nel pomeriggio avrà luogo il Convegno. Il panel del 5 novembre (ore 14.30-19.00) sarà moderato dal presidente dell'Ordine dei giornalisti della Liguria Filippo Paganini e vedrà l'intervento di Mauro Spotorno (Presidente Osservatorio sui fenomeni religiosi e migratori, Università di Genova), Bernard Coyault (IMAf-CNRS di Parigi), Maurizio Ambrosini (Università di Milano), Gabriele Proglio (Centro de Estudos Sociais University of Coimbra), Gerrie Lodder (Institute of immigration Law, University of Leiden) ed Enrico Di Bella (Università di Genova).
A Renato Campi, presidente dell'Associazione Culturale Algebar (Genova), il compito di moderare i lavori del panel del 6 novembre (ore 9.00-13.00) che vedrà protagonisti Andrea Di Nicola (Università di Trento), Felicitas Hillmann (Leibniz Institute for Research on Society and Space, Berlin), Cezary Smuniewski (University of Warsaw), Marco Aime (Università di Genova), Daniele Ferrari (Groupe Societes, Religions, Laicites, CNRS-EPHE, Paris) e Fabrizio Coticchia (Università di Genova). Prevista, a seguire, la visita al Complesso museale dell'Albergo dei Poveri.
cronaca
Migranti: Genova apre le porte dell'Università al dibattito sul nomadismo religioso
All'Albergo dei Poveri il 5 e 6 novembre
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