
Curiosamente l’avvocato romano lascerebbe la dirigenza a meno di un anno dal suo ingresso formale con la qualifica di vicepresidente, dopo un quadriennio da onnipresente uomo-ombra di Ferrero, ruolo esercitato non figurando nel CdA pur senza risparmiarsi numerose apparizioni pubbliche e interviste. Se davvero Romei uscisse dalla Sampdoria, troverebbero parziale conferma le voci di una rottura col suo amico storico, dovuta a divergenze nella gestione della trattativa col gruppo Vialli.
Da valutare anche la conferma nel Cda dei cosiddetti “genovesi”, cooptati alla fine dello scorso anno al posto dei familiari di Ferrero (la figlia Vanessa e il nipote Giorgio) coinvolti nell’indagine che a metà febbraio sarà vagliata dal gip della Capitale. Allora si era ipotizzato che il banchiere Paolo Fiorentino, il capo del vivaio doriano Giovanni Invernizzi e soprattutto Paolo Repetto e Adolfo Praga, in quanto molto vicini ai Garrone, fossero sostanziale espressione di una rinnovata “vigilanza” della precedente proprietà su eventuali irregolarità.
IL COMMENTO
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