cronaca

La cifra stanziata da fondi provenienti dall'Unione europea
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 Saranno 12,5 i milioni di euro di fondi europei che la Regione Liguria nelle prossime settimane metterà bando per rilanciare le aree di crisi industriali non complesse nella Città metropolitana di Genova e nelle province della Spezia e di Imperia. A cui potrebbero aggiungersi 14 milioni di euro residui degli ammortizzatori sociali previsti dal 'Decreto Genova'.


E' il piano emerso al termine di un incontro tra il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, gli assessori regionali allo Sviluppo Economico e alla Formazione, Andrea Benveduti e Ilaria Cavo, i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil Liguria insieme a Confindustria Liguria. Si è concordata l'opportunità di mutare la destinazione d'uso dei fondi residui degli ammortizzatori sociali del 'Decreto Genova' per la situazione post crollo del ponte Morandi, pari a circa 14 milioni di euro, implementando quindi i fondi destinati alle aree di crisi non complessa liguri. Con questo obiettivo, le parti si riuniranno nuovamente a breve, per presentare un emendamento condiviso in vista della conversione in legge del decreto Milleproroghe.