salute e medicina

In Liguria, nel 2019, si sono manifestati circa 10.000 nuovi casi
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Ci si ammala di meno e si guarisce di più. In sintesi è questa la fotografia che il prof. Andrea De Censi direttore dell’oncologia medica del Galliera fa in occasione della giornata mondiale contro il cancro che si celebra il 4 febbraio.


In Italia, ogni giorno, circa mille persone ricevono la diagnosi di tumore e i malati oncologici oggi sono circa 3,5 milioni. Per la prima volta, però, il numero di nuovi casi all’anno è sceso da 373mila nel 2018 a 371mila nel 2019.


“Le novità vengono dai dati americani sull' incidenza e sulla mortalità dei tumori che comincia a scendere in maniera significativa - spiega il prof. De Censi - quindi da un lato ci si ammala un po’ meno, anche se si invecchia di più, e questo è dovuto anche alla prevenzione e alla diagnosi precoce e si muore soprattutto meno per effetto sia della diagnosi anticipata che del miglioramento delle cure. Si sta, quindi, invertendo la tendenza che per decenni ha visto invece un continuo aumento di tumori sia nei maschi che nelle femmine e anche la mortalità adesso stiamo invertendo la curva questa è la cosa veramente più importante vuol dire che tutta la ricerca che si fa e il miglioramento dello stile di vita anche delle persone sta dando i suoi frutti ed è probabile che questa tendenza ci sia anche in Liguria”.


In Liguria, nel 2019, si sono manifestati circa 10.000 nuovi casi, mentre sono oltre 80.000 le persone in corso di trattamento o già guarite.


In Italia l’aspettativa di vita si innalza sempre di più
. In dieci anni i pazienti vivi dopo la diagnosi di tumore sono aumentati del 53%: erano 2 milioni e 250 mila nel 2010, oggi sono 3 milioni e 460 mila. Questo attesta i passi avanti fatti nel settore oncologico italiano, uno dei migliori e più avanzati, in Europa e nel mondo.


In Liguria nel 2018 sono stati stimati 11mila e 950 nuovi casi di tumore (6mila e 150 uomini e 5mila e 800 donne). I numeri complessivi confermano quelli del 2017, si registrano però una diminuzione delle diagnosi fra gli uomini (erano 6mila e 200 nel 2017) e un incremento fra le donne (5mila e 750 nel 2017).


I cinque tumori più frequenti sono quelli del colon-retto (1.750), mammella (1.650), polmone (1.350), prostata (950) e vescica (900). La sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi è pari al 61 per cento fra le donne e al 51 per cento fra gli uomini, in accordo con l’età media della popolazione pari a 48,6 anni, la più alta in Italia (che presenta un valore medio di 45,2 anni).


Fondamentale la prevenzione ricorda il prof. De Censi: “Se continuiamo a lavorare su un miglioramento dello stile di vita come mangiare meglio, essere magri, non fumare, fare attività fisica ci aiutano sicuramente ad ammalarsi di meno”.


“Una battaglia – conclude il direttore dell’oncologia medica del Galliera - che stiamo pian piano vincendo ma c’è bisogno dell’aiuto e del sostegno di tutti non solo economico ma anche di pensiero comune”.