cronaca

Iniziativa dei Civ contro l'assenza di una vera tutela per i negozi di quartiere
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 'Se chiudiamo resti al buio. Cari amministratori, la continua apertura di supermercati, nessuna tutela per i negozi di quartiere, nessuna valorizzazione del ponente nessun futuro'. Firmato: Civ Cantore, Riviera di Pegli, Civ Prà insieme, Consorzio Operatori Sestri Ponente, Civ Cornigliano, Civ Voltri.

La lettera aperta dei vari centri integrati di via del ponente genovese
che oggi diventa protesta con lo spegnimento delle insegne dei negozi (mezz'ora dalle 18.15 alle 18.45, ndr)  ha già colto nel segno.

Il sindaco di Genova Marco Bucci ,sconvolgendo la sua agenda istituzionale , ha voluto incontrare i commercianti autori di questo grido d'allarme ancora prima che l'iniziativa avesse luogo.

"Marco Bucci ha compreso la nostra richiesta - ha dichiarato a nome dei vari Civ Riccardo Grossi presidente Consorzio Operatori Sestri Ponente - il nostro non è un modo per chiedere pulita un'aiuola o avere una luce in più in una via. Con questa iniziativa desideriamo porre al centro una parte di città troppo spesso dimenticata e che dopo il crollo del ponte Morandi ha ulteriormente accusato il colpo".

Il primo cittadino di Genova con l'assessore al commercio Paola Bordilli in un incontro tenutosi a Tursi nella serata di ieri ha così aperto un confronto permanente con i rappresentanti della categoria.

Le questioni sul tavolo sono molte e saranno oggetto di un nuovo confronto all'inizio di marzo.

Da Voltri che chiede tempi certi sul ripascimento della spiaggia e il completamento della passeggiata a Prà che chiede una definitiva valorizzazione della fascia di rispetto, da Pegli che chiede una conclusione del percorso di valorizzazione della passeggiata a Sestri che necessità di una viabilità migliore e di nuovi parcheggi. E poi Cornigliano con i lavori a rilento per la rivisitazione della via Cornigliano e Sampierdarena con una viabilità che il nuovo percorso a mare li ha tagliati fuori.

Le questioni sul tavolo sono dunque differenti ma hanno un minimo comune denominatore. Si chiede di dare ancora sostengo al negozio di vicinato, all'esercizio commerciale sotto casa che con la sua presenza e con la sua insegna illumina e tiene viva una strada ed è un punto di riferimento durante la giornata.