
"L’accesso al pubblico va correttamente gestito per evitare assembramenti di persone, e comunque bisogna dotare il personale di tutti i presidi igienico-sanitari atti a limitare al minimo il rischio contagio. Va pertanto implementata l’attività pubblica da remoto, facilitando il ricorso a qualsiasi forma di lavoro a distanza, che va estesa anche ai lavoratori privati, anche per agevolare le famiglie con figli in età scolare".
"Occorre intervenire immediatamente per recuperare le risorse economiche al fine di tutelare quei lavoratori che, avendo sospesa l’attività, non dispongono di adeguati ammortizzatori sociali. I primi a fare le spese della sospensione dell’attività didattica prevista dall’ordinanza sono proprio i lavoratori delle mense scolastiche, gli educatori delle cooperative insieme ai lavoratori dello spettacolo e a quelli delle attività culturali e museali, che sono da oggi senza stipendio", è questo l'invito.
È grande la preoccupazione per tutto il sistema produttivo, ma particolare attenzione meritano le attività portuali che rischiano un vero e proprio cortocircuito. Nella consapevolezza che obiettivo comune è la salute dei cittadini occorre operare per minimizzare l’impatto dei provvedimenti sul sistema produttivo e sulla condizione materiale dei lavoratori.
IL COMMENTO
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