cronaca

Altri 24 erano risultati positivi ma sono già stati trasferiti in Piemonte
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Sono aumentati di uno i casi di Coronavirus in Liguria: 20 persone risultano positive al test. Altri 24 erano risultati positivi ma sono già stati trasferiti nella Regione Piemonte poiché facevano parte della comitiva originaria di Asti in isolamento all'hotel "Bel Sit" di Alassio. Altri 3 tamponi sono in corso e sono legati al singolo caso di Spezia. Il numero delle persone sotto sorveglianza attiva è sceso a 514 poiché sono stati trasferiti gli ospiti piemontesi: Asl1 - 30, Asl2 - 235, Asl 3 - 59, Asl 4 - 45 e Asl 5 - 145. Per quanto riguarda i casi che rimangono sul territorio ligure, sono ospedalizzati soltanto cinque pazienti: uno è quello dell'uomo di Pignone ricoverato al Sant'Andrea di Spezia, gli altri quattro, invece, si trovano all'ospedale San Martino: due più stabili e due in condizioni poco più gravi. "Non abbiamo casi di positivi non tracciati, abbiamo due filoni ben mappati epidemiologicamente per cui rispetto ad altre regioni su questo siamo avvantaggiati", spiega il presidente Giovanni Toti

NEGLI HOTEL DI ALASSIO -
Nelle due strutture alberghiere restano soltanto i lombardi di Castiglione d'Adda per cui stiamo ragionando assieme alle amministrazioni di Regione Lombardia per un trasferimento, oltre ai proprietari degli hotel e ai dipendenti. Dovrebbero essere 12 i dipendenti in isolamento più 38 ospiti al "Bel Sit" e 24 presso "Al Mare". 


LA COMITIVA DI PIEMONTESI "ISOLATI" - Nel pomeriggio di venerdì un pullman è arrivato davanti all'hotel Bel Sit e ha caricato i trentadue turisti piemontesi che si trovavano nell'albergo di Alassio, messo in isolamento dopo che martedì scorso è stato rilevato il primo caso di persona risultata positiva al Coronavirus. Gli ospiti sono saliti a bordo del mezzo e sono stati portati via dalla cittadina della riviera ligure. “Tutti i piemontesi, sia coloro che risulteranno positivi al coronavirus sia i negativi, tornano nelle loro case, o nelle strutture adeguate che abbiamo attrezzato per l’isolamento a Torino e a Villanova d’Asti o nei nostri ospedali se le condizioni sanitarie lo renderanno necessario”, spiega l'assessore alla Sanità di Regione Piemonte Luigi Icardi. “Per il trasporto sono stati divisi tra negativi, positivi asintomatici, positivi sintomatici. Per questi ultimi saranno i sanitari a decidere come agire. Abbiamo un’unità di crisi efficiente attiva 24 ore su 24 e siamo pronti ad affrontare la situazione” conclude Icardi. 22 sono stati portati a Torino, 8 ad Asti, mentre sono stati dimessi anche i 4 che erano stati ricoverati all'ospedale San Martino: i pazienti, tra 74 e 87 anni d'età, provenienti dall'albergo di Alassio, sono ancora positivi al coronavirus ma sono in buone condizioni di salute, quindi potranno stare per 14 giorni in isolamento nelle loro case, per poi rieseguire il tampone.


SCUOLE E UNIVERSITA' - Ancora non si sa se il 2 marzo si tornerà a fare lezione o meno. La decisione per la nostra regione arriverà domenica in mattinata. "Ci sono una serie di ipotesi al vaglio ma decideremo nei prossimi giorni con la presidenza del consiglio e con la protezione civile", ha ribadito più volte il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti. "Ci siamo impegnati per cercare di essere allineati su ordinanze e provvedimenti, ma dobbiamo comunque valutare la situazione ligure. Potrebbe essere anche che decideremo in maniera diversa per scuole e università" (LEGGI QUI TUTTE LE DISPOSIZIONI). 


LA SITUAZIONE IN ITALIA - Sono 821 i contagiati in Italia per il Coronavirus e 21 vittime. Il nuovo dato è stato fornito dal commissario Angelo Borrelli nel corso della conferenza stampa alla Protezione Civile. Agli 821 ancora ammalati, vanno aggiunte le 21 vittime e i 46 guariti, per un totale di 888 contagiati dall'inizio dell'emergenza. Le persone decedute sono due originarie del Veneto, due dell'Emilia-Romagna e 17 della Lombardia. Le ultime quattro vittime sono un uomo di 73 anni di Offanengo (Cremona), due donne, un'80enne di Gandino (Bergamo) e un'86enne di Cene (Bergamo) e un uomo di 85 anni di San Fiorano (Lodi) deceduto però in Emilia-Romagna. Degli 821 ammalati 474 sono in Lombardia, 149 in Veneto, 143 in Emilia-Romagna, 19 in Liguria, 11 in Piemonte, 7 in Toscana, 6 nelle Marche, 2 in Sicilia, 4 in Campania, 3 in Puglia, 1 in Abruzzo, 1 in Calabria e 1 nella provincia di Bolzano. Sono 46 le persone guarite: 40 in Lombardia, 3 nel Lazio, 2 in Sicilia, 1 in Toscana.


IL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE MATTARELLA - "In questo giorno dedicato alle malattie rare dobbiamo sentire il dovere di ringraziare chi sta operando con fatica, con sacrificio, con abnegazione per contrastare il pericolo del coronavirus: i medici, gli infermieri, il personale della Protezione civile, i ricercatori, le donne e gli uomini delle Forze Armate e di quelle di polizia, tutti coloro che in qualche modo si trovano in prima linea", ha detto il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.


TOTI A MINISTRO DI MAIO -
Il governatore ligure Giovanni Toti ha parlato con il ministro degli Esteri Luigi Di Maio delle problematiche relative alle esportazioni, alle frontiere chiuse e alle accettazioni delle merci dall'Italia. Su sollecitazione di vari operatori dei porti liguri il presidente della Liguria ha illustrato al ministro le preoccupazioni per le varie misure restrittive assunte da alcuni Stati nei confronti dell'export italiano, a suo avviso "totalmente ingiustificate". Il ministro, si legge nella nota della Regione Liguria "ha assicurato al presidente Toti l'impegno della Farnesina nel tentativo di rimuovere ogni difficoltà e nell'impedire nuovi provvedimenti restrittivi, consapevole del rischio che corre l'export italiano, rappresentato in parte significativa dai porti liguri". Toti e Di Maio si sentiranno nelle prossime ore, al termine di un giro di colloqui del ministro stesso con i principali partner commerciali e economici italiani.