
"L'emergenza Coronavirus non deve distruggere i rapporti di amicizia e solidarietà che abbiamo condiviso in questi anni all’interno del gruppo" spiegano i giovani associati. Gli spazi condivisi attraverso le piattaforme online sono diventati parte della routine dei soci, permettendo loro di continuare gli studi e gli esperimenti scientifici in totale sicurezza. Il coordinamento degli incontri è affidato ai soci più esperti, al vicepresidente e alla presidente.
Ai laboratori vortuali hanno partecipato circa 60 ragazzi. I gruppi sono impegnati nella costruzione di una centrale eolica, nella simulazione un arcobaleno, ma anche a far funzionare un vecchio regolo studiando i logaritmi. Tra i tanti progetti, anche la levitazione magnetica, lo studio di un metodo a ultrasuoni per estrarre sostanze chimiche e la costruzione di un robot. Una volta che l'emergenza sarà ufficialmente conclusa, i soci esporranno i progetti in una mostra interattiva all'interno delle vetrine della Galleria del Priamar a Savona.
"È un periodo difficile per tutti e anche noi cerchiamo di fare la nostra parte. Questo a dimostrazione di come l'animo umano possa sentire la responsabilità di non fermarsi di fronte a grandi difficoltà come quella che stiamo subendo, ma debba trovare soluzioni alternative per cooperare, anche quando i canali convenzionali sono bloccati" dichiarano i responsabili dell'associazione.
Sono in programma anche le 'tradizionali' lezioni a cura della professoressa Bianca Ferrari, presidente dei Giovani per la Scienza. Le lezioni si svolgeranno in videoconferenza: primo appuntamento venerdì 3 aprile.
IL COMMENTO
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