cultura

Il tour virtuale all'interno di uno dei tesori di Unige
1 minuto e 30 secondi di lettura
Nasconde una storia lunga 400 anni il palazzo di Via Balbi 5, oggi sede dell'Università di Genova. Progettato da Bartolomeo Bianco a partire dal 1634 nello spazio dedicato dalla città di Genova all'alta formazione fin dall'epoca dei Collegi dei Gesuiti, si sviluppa in una successione continua di volumi che si susseguono in profondità. Paolo Balbi lo lasciò ai Gesuiti, per cui i rampolli delle importanti famiglie genovesi iniziarono a formarsi al suo interno.

In questi giorni di emergenza Coronavirus, il palazzo per la prima volta nella sua storia appare curiosamente vuoto
, spogliato dal continuo via vai di studenti che solitamente lo affollano tra lezioni ed esami. All'interno, infatti, oggi studiano tutti coloro che seguono i corsi della facoltà di Giurisprudenza. Ma Primocanale ha deciso di svelare la storia di questo palazzo grazie ad una voce, quella di Giacomo Montanari, coordinatore scientifico dei Rolli Days. Rigorosamente da casa, Montanari attraverso le sue parole ci guida attraverso gli spazi più belli e meglio conservati dell'edificio.

Dall'aula Cesare Cabella, aula simbolo del palazzo in quanto da sempre al suo interno si sono svolte le lezioni come dimostrano anche i quadri alle sue pareti, alla cappella universitaria che custodisce degli splendidi bassorilievi realizzati dal celebre scultore fiammingo Giambologna. E sempre del Giambologna sono le statue che vegliano l'Aula Magna. Si conclude il viaggio all'interno dell'aula ligure, un tempo oratorio domestico, mentre oggi viene utilizzata per riunioni private del rettore o incontri con la stampa.

Un percorso virtuale che Primocanale assieme all'Università di Genova ha voluto regalare a studenti e telespettatori liguri, tutti rigorosamente a casa. Non è l'unico tour "telematico": in tv e sul sito primocanale.it, infatti, è possibile rivedere le mostre di Palazzo Ducale: da Banksy a Hitchcock alla mostra dedicata agli Anni Venti (CLICCA QUI).