Sicurezza nelle grandi aziende alla sfida della 'fase 2'. Ne parlano i rappresentanti di fabbrica di tre grandi stabilimenti storici a Genova: Giorgio Siri per Fincantieri a Sestri Ponente, Nicola Appice per Arcelor Mittal e Marco Bergamini per Ansaldo Energia. "Stiamo cercando di organizzare una nuova normalita'", racconta Siri sulle nuove procedure, che per tutti ovviamente si aggiungono a quanto previsto dal protocollo nazionale sulla sicurezza nel covid-19 firmato dalle organizzazioni sindacali e datoriali a metà marzo. "E' un salto culturale, tutte le nuove norme create sono difficili da far passare soprattutto nella fase iniziale", racconta.
Così, ad esempio, accanto alla moltitudine di indicazioni, cartelli e bollini sui percorsi o i punti di sosta, in Fincantieri vari vigilanti regoleranno il 'traffico' per impedire assembramenti agli incroci o all'ingresso di mense e spogliatoi. "Qui in Ansaldo Energia è stato fatto un lavoro all'avanguardia, mi sento più sicuro a venire a lavorare che ad andare a fare la spesa", racconta Bergamini. All'inizio della settimana all'ingresso nello stabilimento a ciascun dipendente viene data ad esempio una congrua dotazione di dispositivi di protezione tarata sulle sue funzioni, nel caso anche contenente le più protettive mascherine ffp3.
Per tutti l'obiettivo è avere il più possibile contatti rarefatti. Questo significa anche tavoli della mensa con divisori in plexiglas: in Ansaldo "dove prima c'erano tavoli per quattro persone oggi se ne siederanno solo due, sfalsate e con in mezzo un separè alto un metro", racconta Bergamini. Paratie in plexiglas anche in Fincantieri, per isolare gli operatori della mensa. Per tutti, poi, differenti vie di ingresso e uscita dallo stabilimento, dagli spogliatoi o dalla mensa. All'ingresso viene misurata la temperatura con termoscanner o termografi. Sia in Arcelor e sia in Ansaldo poi sono stati siglati anche accordi per eseguire su base volontaria test sierologici sulla positivita' al covid di quelli di tipo rapido. In Arcelor su 270 test eseguiti 11 persone sono risultate positive.
Chi risulta con l'infezione (IgM positive) va in malattia, mentre in caso di tampone positivo viene considerato in infortunio, senza impatto sul monte assenze previsto per malattia. Ansaldo è riuscita a stringere anche una convenzione con il Policlinico San Martino per far fare subito il tampone su chi risulta positivo. Su 135 test ad oggi per 8 è emersa un'infezione pregressa (IgG positive), mentre un'altra persona apparentemente contagiata e' poi risultata negativa al tampone. Per tutti ingressi scaglionati. In Fincantieri dalla prossima settimana si passerà da 400 a circa 1.100 dipendenti con 800 di ditte esterne. Il primo turno, ad esempio partirà in tre fasi. Scaglionata di una settimana sarà anche la ripartenza, con 200 operai alla volta, in modo da far assimilare le nuove norme. Tra cig covid e in attesa della 'fase 2', intanto, stabilimento aperto in Arcelor.
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Fase 2, sicurezza nelle fabbriche tra separè ed entrate a scaglioni
Chi risulta con l'infezione (IgM positive) va in malattia
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