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Ora è la volta proprio del Pd. Il ministro alle Infrastrutture Paola De Micheli ha infatti postato sul suo profilo Facebook un post per celebrare la liberazione dopo un anno e mezzo di Silvia Romano. Si tratta della volontaria milanese della Ong Africa Milele di Fano (Pesaro-Urbino), rapita in Kenia e liberata da un’operazione dell’Aise, condotta con la collaborazione dei servizi turchi e somali. De Micheli ha postato una foto con commento in cui è immortalata la giovane con la scritta “Finalmente libera” e subito sotto il simbolo Pd.
Immediata la reazione del governatore Toti: “Ma davvero un ministro del Pd ha messo il logo del suo partito sulla foto per annunciare la liberazione di Silvia Romano? Quindi, seguendo i loro ragionamenti di cui siamo stati vittime in questi giorni, l'ha liberata un esponente del Pd, l'ha liberata Zingaretti con i soldi del partito? Perché mettere il logo? Quindi, sempre dando per assoluta verità il loro pensiero, siamo di fronte a una squallida strumentalizzazione e propaganda politica? Che cattivo gusto, chiediamo subito al Governo chiarimenti! Loro scriverebbero di tutto e di più su una cosa del genere, vittime della più acuta doppia morale. Io mi limito a dire "Molto bene la liberazione di Silvia Romano e complimenti a chi ha lavorato per ottenerla".
Prime le polemiche erano partite proprio dall'altra parte politica. Dopo il post sulla mascherina e il simbolo della Lista Toti l’Eurodeputato del Pd Brando Benifei aveva commentato: “Così impostata, la doverosa distribuzione istituzionale di un dispositivo di sicurezza e salute pubblica diventa insomma un regalo, firmato da una lista politica. È un fatto la cui gravità, probabilmente, include aspetti che vanno oltre la mera inopportunità politica, oltre a dare bene la misura del livello raggiunto dal centrodestra ligure”. Ora la situazione sembra essersi capovolta. In Liguria si deve votare per le regionali con le elezioni posticipate a causa del coronavirus con soprattutto il centrodestra che preme per votare entro l'estate e non in autunno. Sono in tutto sette le Regioni attese alle urne: Veneto, Liguria, Campania, Toscana, Marche, Puglia e Valle d'Aosta. Insomma, campagna elettorale ripartita da ambo le parti.
IL COMMENTO
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