Crollo verticale degli accessi ai pronto soccorso, soprattutto dei casi di chi si presenta spontaneamente e forte riduzione in particolare di casi di ictus e infarti. A confermare la tendenza in tempo di Covid, è uno uno studio condotto dalla Siems (Società Italiana per l'Emergenza Sanitaria) comparando i dati di attività a marzo e aprile a Genova, Milano, Roma e Bari.
Il Sistema 118 ha risposto in modo efficiente anche nel pieno dell'epidemia da Covid-19, riuscendo ad adattarsi in tempi brevissimi ai cambiamenti dovuti alla situazione della pandemia, modulando la propria capacità di risposta sui bisogni della popolazione e comportandosi in modo analogo al di là delle differenze regionali. Se si prendono in esame gli accessi totali giornalieri nei pronto soccorso si osserva una brusca diminuzione del numero di accessi a partire dal 21 febbraio 2020, seguito da una breve stabilizzazione e da un ulteriore diminuzione dopo il 4 marzo.
A Milano si è passati da 3.500 accessi al giorno di febbraio a circa 1000 di aprile con una lieve risalita a maggio. In tutte le città si nota che la riduzione degli accessi totali interessa prevalentemente la quota dei pazienti che si sono presentati autonomamente rispetto a quelli portai al pronto soccorso dal 118: a Milano si è passati dal 79 al 56%, a Roma dall'82 al 71%, a Genova dal 63 al 29%.
La Siems ha preso in esame i dati relativi ai soccorsi per ictus e infarto nei mesi di marzo aprile del 2020 rispetto al 2019. Si registra una diminuzione in tutte le realtà cittadine, ad esclusione del numero degli ictus a Milano, e in misura minore Bari, che segna un aumento. Per quanto riguarda l'ictus ad aprile 2020 gli interventi sono stati a Milano 284 contro i 216 dello stesso mese del 2019 ma a Roma 305 contro 358, a Genova 84 contro 135 e a Bari 54 contro 52.
Per l'infato invece a Genova 31 contro 35; nel capoluogo lombardo 32 invece che 60; a Roma 41 contro 51 e a Bari 16 contro 26. "L'azione del 118, pur tra mille difficoltà dovute all'enorme mole di lavoro è stata determinante all'interno della lotta alla pandemia anche nelle zone più critiche. I dati dimostrano che il sistema ha mantenuto la sua efficienza a Milano città così come a Roma, a Bari e a Genova, rispondendo in modo rapido alle mutate condizioni del soccorso, e facendo registrare tendenze simili per quanto riguarda il trend del trasporto in emergenza nelle varie realtà" commenta il Presidente di Siems, Mario Costa.
"Dappertutto abbiamo assistito a una significativa diminuzione degli autopresentati in Ps a fronte di un aumento degli accessi attraverso il 118. Va segnalato infine l'importante ruolo svolto dal Numero Unico 112. Il 23 febbraio in Lombardia, ad esempio, il Nue 112 ha ricevuto circa 40mila chiamate, quattro volte il numero normale. Il 112 è stato in grado di sostenere, con la sua importante azione di filtro, il lavoro delle Centrali del 118, consentendo di continuare a operare al meglio" conclude Costa.
cronaca
Effetto Coronavirus, a Genova crollano gli accessi volontari al pronto soccorso
Costa (Siems): "Diminuzione degli autopresentati"
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