La grande incognita delle spiagge libere in Liguria sembra essere sul punto di svolta. A cambiare la routine dell’estate ligure sarà infatti un’app che controllerà l’afflusso agli arenili, ma anche a scogliere, moli, laghi e torrenti. Con la mediazione di Anci Liguria, sono stati sciolti quasi tutti i nodi circa la regolamentazione di tutte quelle spiagge che resteranno libere e, quindi, gratuite. Molti comuni hanno tuttavia posticipato la riapertura a fine maggio per adeguarsi alle direttive.
Le linee guida sono state tracciate in un documento redatto dal comitato dei sindaci, che ha scongiurato (forse) la possibilità di vietare ai bagnanti l'accesso alle spiagge libere o di affidarne la totale gestione agli stabilimenti balneari, come proposto in alcune regioni sollevando non poche polemiche. L’iter non è finito, perché il comitato dei sindaci ha chiesto alla Regione fondi per gestire la nuova situazione ed è stato chiesto ai prefetti un aiuto per garantire il presidio delle spiagge.
In ogni caso, sarà fondamentale un lavoro sinergico tra Regione, amministrazioni locali e balneari, per garantire la gratuità degli accessi a fronte di alcuni servizi a pagamento quali noleggio di ombrelloni, consumazioni al bar, sdraio. Una parte dovrà poi essere allestista per i portatori di handicap.
Le misure proposte da Anci Liguria tengono conto sia delle direttive nazionali sia delle risorse limitate a disposizione dei comuni. Non sarà tuttavia semplice fare i conti con le misure, calcolate in mq e cm, di distanziamento senza le quali non si potrà ottenere il via libera. Il documento di Anci spiega che ogni spiaggia dovrà essere suddivisa in due parti, di cui una con stalli più ampi, riservati ai ‘congiunti’ e un’altra con una metratura ridotta. La distanza minima tra gli asciugamani sarà comunque di un metro e mezzo. Come identificare gli stalli? Toccherà ai comuni posizionare birilli o bandierine numerati, così da creare una mappatura interna della spiaggia a cui indirizzare gli avventori.
Anci rassicura che gli accessi saranno controllarti e contingentati da volontari o steward che potranno anche rientrare tra coloro che percepiscono un reddito di cittadinanza. Saranno gli operatori a regolamentare l’accesso alle spiagge libere grazie a un’apposita app o, qualora sprovvisti, di cartellini numerati. La nuova tecnologia permetterà di velocizzare l’accesso e di mostrare in tempo reale il numero di stalli liberi.
In tutte quelle spiagge libere provviste di spogliatoi, docce e servizi igienici, i comuni – previo accordo con i volontari – provvederanno a un’ulteriore sanificazione. Nel caso la gestione dello spazio sia affidata a un operatore economico, sarà lo steward a provvedere alla sanificazione. Questi, in sintesi, alcuni dei punti affrontati dall’associazione dei comuni liguri. Si prospetta un’estate con lunghe code d’attesa, litigi e mascherine. Il tutto sotto il sole cocente, ma almeno si eviteranno i plexiglass.
turismo
Coronavirus, nelle spiagge libere solo con un'app: controlli affidati ai volontari
Il vademecum di Anci Liguria
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