cronaca

Riaprono le biglietterie di Palazzo Ducale e via Avio
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 Non sarà definitivamente archiviato il servizio Navebus di Genova, parola del direttore generale di Amt Stefano Pesci. Il mezzo di trasporto che collega Pegli con il Porto Antico via mare è stato messo in stand by a causa dell'emergenza Coronavirus.


Qualcuno ha pensato che questa fosse l'ultima fermata di un servizio spesso soggetto all'ilarità, soprattutto se si torna indietro di qualche mese e ci si ricorda del 'balletto delle comunicazione' sul canale telegram di GenovaAlert che annunciava praticamente tutti i giorni la sospensione del servizio causa 'condizioni meteo marine avverse'. Con la stagione più adatta il servizio puntava a ritrovare i suoi passeggeri, poi è arrivata il virus e un obbligato stop. Nel 2019 i passeggeri totali del servizio sono stati oltre 112 mila con numeri in crescita rispetto al passato. Il biglietto singolo costa 4 euro, per i residenti a Genova è di 1,60. L'ultimo tratto del percorso che porta a Pegli avviene in mare aperto e spesso il problema, almeno per quanto riguarda la stagione autunnale e invernale è stato qui con l'attracco di molo Archetti a Pegli che risulta esposto oltremodo alle correnti.

"Vorremo ripristinarlo - spiega ancora Pesci -. Non trasporta tantissime persone ma è un servizio che ha una sua funzione trasportistica in modo relativo ma anche turistico perché permette di vedere la città dal lato mare. C'è al momento una difficoltà. lo abbiamo sospeso insieme a qualche altro collegamento perché dovevamo concentrarci sulle linee di servizio con il maggior livello di utilizzo e di possibile rischio di affollamento. Per muoversi da Pegli al centro di Genova c'è il treno ma anche la linea 1". Insieme ad alcune linee e servizi verticali il Navebus è uno dei pochi che non è ripartito.

Intanto novità per quanto riguarda le biglietterie del servizio di trasporto pubblico genovese, dalla settimana prossima riaprirà quella di Palazzo Ducale e anche quella di via Avio a Sampierdarena mentre chiuderà per lavori di manutenzione quella di via Bobbio. Gli abbonati del servizio di trasporto pubblico cittadino aspettano di capire se ci sarà un ristoro per i mesi che hanno pagato ma che di fatto non hanno potuto usare.

Il governo ha stanziato per tutta Italia dedicato al settore 500 milioni, ma le perdite si aggirano a 2 miliardi. "La cifra è insufficiente e poi bisognerà vedere quanto verrà destinato a Genova" aggiunge Pesci. Ancora il servizio non è ripartito al 100%. E anche il numero di chi usa i bus e gli altri mezzi di trasporto è notevolmente calato rispetto alla fase pre Covid-19: si parla di poco più di un terzo degli utenti. "Questo provoca una doppia conseguenza, la prima positiva è che non abbiamo affollamenti, la seconda invece è negativa,con meno clienti si hanno meno ricavi" conclude Pesci.