cronaca

L'assessore Garassino: "Obiettivo ridurre il numero di incidenti"
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A luglio quattro nuovi ‘semafori intelligenti’ entreranno in funzione a Genova. In termine tecnico si chiamano rilevatori automatici di infrazione semaforica. I dispositivi, che fanno la multa automatica a chi passa col rosso, verranno installati nella prima decade di giugno e tra la fine dello stesso mese e l’inizio di quello successivo le operazioni termineranno poi, dopo qualche giorno di test, entreranno in funzione e inizieranno a sanzionare in automatico tutti coloro che non rispettano lo stop semaforico.

DOVE SARANNO POSIZIONATI - I quattro nuovi semafori saranno installati, così come annunciato nei mesi scorsi, in viale Brigate Partigiane angolo corso Aurelio Saffi; in corso Gastaldi all’incrocio con via Barrili e via Corridoni; in via Cavallotti all’incrocio con via Caprera e via Orsini e infine in via Cantore all’incrocio con via San Bartolomeo del Fossato.

Si allarga dunque la misura di controllo già presenti dallo scorso ann
o tra corso Europa incorocio via Isonzo e via Timavo a Genova, il secondo tra corso Torino e via Tolemaide e il terzo poco più avanti, tra corso Torino e via Invrea. "Il progetto sta andando avanti, ora che il traffico è tornato quello pre emergenza Covid torna in auge il tema della sicurezza stradale - spiega l'assessore alla Sicurezza pubblica del Comune di Genova Stefano Garassino - . L'attenzione si concentra su quegli incroci più a rischio con l'obiettivo di ridurre il numero degli incidenti e abbassare fino ad arrivare a zero il dato dei sinistri mortali".

Nel frattempo la gestione tecnica di questi impianti è passata a Genova Parcheggi
che ora si occupa dell'acquisto, della posa e della manutenzione ordinaria e straordinaria. Mentre l'aspetto sanzionatorio rimane totalmente in capo alla polizia locale così come prevede la legge.

Nelle prime settimane di attivazione dei rilevatori automatici di infrazione semaforica di corso Europa e corso Torino le multe sono fioccate numerose, poi rapidamente i genovesi hanno imparato a rispettare la regolamentazione degli incroci, se non altro per evitare di continuare a pagare le multe. Il sistema di fatto ha funzionato e nei mesi si sono ridotti sia gli incidenti che il numero di sanzioni. I primi due mesi del 2020 segnavano tra tutti i semafori attivi capaci di fare la multa automatica poco meno di mille sanzioni complessive al mese, poi l’emergenza coronavirus e il lockdown hanno drasticamente ridotto i movimenti e di conseguenza anche le sanzioni, tuttavia qualcuno ha continuato a non rispettare il semaforo e a pagare le salate multe previste: 668 multe a marzo, 460 ad aprile.

L'obiettivo è quello di coprire con questo medoto il più possibile le zone della città, specialmente con un occhio di riguardo verso quegli incroci più a rischio, ma anche proseguire verso la strada tracciata del monitoraggio delle aree. Per questo in parallelo vanno avanti altri progetti legati alla sicurezza generale, come spiega ancora l'assessore Garassino: "Abbiamo vinto il bando del decreto sicurezza e questo ci sta permettendo di installare circa cento telecamere tra i quartieri di Sampierdarena, San Teodoro, Foce e Albaro. Entro il 2020 contiamo di terminare l'installazione di circa 50-60 telecamere nei quartieri della Foce e di Albaro". Impianti che avranno la funzione di controllare non solo la sicurezza in senso ampio ma anche l'aspetto stradale specialmente in quelle strade dove stanno sorgendo le piste ciclabili.

Ma Tursi ha vivo anche un altro progetto
che punta ancora a sfruttare al massimo le tecnologie dei giorni nostri: "Ci stiamo concentrando anche sul controllo dell'accesso alla città, un progetto già approvato dalla prefettura e che consente il controllo della targa di tutti i mezzi in entrata e uscita da Genova e sarà utile per individuare eventuali macchine e camion inseriti nella black-list, ovvero persone segnalate in Italia e in tutta Europa, che nel momento in cui vengono fotografate vengono segnalate alla sala operativa in modo da poter subito individuare questi soggetti pericolosi" conclude Garassino.

LE SANZIONI IN CASO DI PASSAGGIO COL ROSSO -
Secondo la norma, il conducente che prosegue la marcia senza tenere conto delle segnalazioni del semaforo, viene punito con una multa da 163 a 652 euro, ma esistono delle circostanze aggravanti che possono far lievitare ulteriormente l’importo da pagare. L'art. 195 del Codice della Strada prevede che quando l’automobilista commette alcune violazioni tra le ore 22 e le 7, la sanzione da pagare aumenta fino a un terzo. Inoltre il soggetto che viene beccato dagli agenti o dall’occhio elettronico della telecamera a passare col rosso per più di due volte in un anno, rischia anche la sospensione della patente da 1 a 3 mesi. Mentre chi vìola il divieto per ben tre volte in anno, può arrivare a subire anche la revoca della patente.