Atteggiamento positivo, di attesa ma anche di miglioramento per il futuro e più laboratori e attività di gruppo, come desiderata della maggioranza, per un ritorno a una presenza in classe che è mancata all'80% dei ragazzi rispondenti. In sintesi, sono stati presentati così alla comunità scolastica ligure i principali risultati dell'indagine 'Bambini e adolescenti al tempo del coronavirus: presente e futuro' promossa dalla direzione generale dell'ufficio scolastico regionale della Liguria e dall'ufficio Servizi Educativi di Palazzo Ducale.
All'incontro di questo pomeriggio sono intervenuti l'assessore regionale Ilaria Cavo, Maria Fontana, dell'ufficio servizi educativi di Palazzo Ducale, Alessandro Clavarino, dirigente dell'ufficio scolastico di Savona, Ettore Acerra, direttore dell'ufficio scolastico regionale della Liguria e il direttore dell'Istituto di Ortofonologia di Roma (IdO) Federico Bianchi di Castelbianco.
Sui siti dei promotori, saranno presto pubblicati i risultati dei circa 2.000 questionari compilati dagli alunni e dalle alunne delle scuole della Liguria: "attraverso le risposte abbiamo potuto cogliere la loro percezione di questo momento storico segnato dall'emergenza sanitaria legata al Covid-19, i loro timori, le loro sensazioni e le loro attese. Grazie alla preziosa collaborazione dell'Istituto di Ortofonologia di Roma (IdO) è stato possibile non solo procedere ad un'attenta analisi dei dati, ma anche considerare possibili diverse chiavi di lettura e operare un confronto a livello nazionale", spiega Maria Fontana che illustra ai docenti e dirigenti collegati il progetto 'Messaggi in bottiglia', elaborazioni dei ragazzi sul periodo di quarantena.
"Fondamentale la collaborazione con il territorio" è il commento di Ettore Acerra, direttore dell'ufficio scolastico regionale della Liguria, che accoglie con favore il lavoro di progettazione per le scuole portato avanti da Palazzo Ducale. "I docenti hanno praticato vicinanza la didattica di domani non può buttare via il patrimonio costruito in Dad, a partire dalla grande alleanza scuola-famiglia, i due soggetti che hanno sostenuto i ragazzi. La tecnologia può darci mezzi potenti per una vera didattica inclusiva, ma non dimentichiamo gli studenti ospedalizzati o quelli dei CPIA che hanno avuto e hanno difficoltà di accesso. L'obiettivo deve essere quello di raggiungere tutti in sicurezza e la maturità in presenza è stata una sorta di prova generale" gli fa eco Alessandro Clavarino, dirigente dell'ufficio scolastico di Savona-
cronaca
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I risultati dell'indagine dell'ufficio scolastico ligure
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