Cronaca

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Siringhe e termometri scadenti che arrivano dalla Cina, macchine che si guastano, "precari stabili da anni, oltre a corsie in mano a dottori senza titolo e il caso, sul quale è però già stata avviata una inchiesta penale ancora in corso, di un bambino di otto mesi morto per un intervento. E' solo un accenno del quadro sul Gaslini descritto da Fabrizio Gatti (giornalista autore di diverse inchieste come quella sullo sfruttamento dei lavoratori stranieri in Puglia) contenuto in un'anticipazione di quanto uscirà sull'Espresso. Un ritratto decisamente decadente di un centro pediatrico tra i più rinomati, non solo in Italia, ma anche in Europa. Gatti cita il caso della morte di un bambino che forse si sarebbe salvato se non fosse stato nelle mani di un anestesista ancora troppo inesperta, oppure di dodici interventi eseguiti con la partecipazione di medici senza stipendio, ammessi in ospedale come osservatori. Si parte dall'allarme per le siringhe cinesi, decisamente poco affidabili, visto che secondo quanto riferisce un infermiere e capitato di trovarci "frammenti di plastica all'interno e in qualche caso addirittura peli". Poi c'é la questione del precariato, che influirebbe non poco sull'organizzazione del lavoro. E il dramma delle risorse. Secondo Gatti "spesso i primari non hanno nemmeno i soldi per pagare gli stipendi alle segretarie, loro stesse precarie. Così le risorse vengono sottratte ai finanziamenti che lo Stato assegna al Gaslini per la ricerca scientifica, oltre ai rimborsi del servizio sanitario nazionale. Un doppio danno che priva i ricercatori e l'intera societa dei mezzi per studiare e curare le malattie". Quali sono gli effetti del precariato? "Sui fogli presenze può capitare che risultino assenti tutti i medici per l intera giornata spiega Gatti - e successo più volte in settembre. Come mandare in volo un Boeing senza piloti. Questo il punto piu forte della denuncia di Gatti: "sara cosi il futuro della sanita italiana. Tra precari a vita, turni massacranti e rischi di errore sempre piu alti". Errori che potrebbero essere molto gravi.