
Sulla sua esperienza genoana Liverani taglia corto: “Ognuno di noi ha un passato, che va considerato come un ricordo. Ogni ricordo, positivo o negativo che sia, serve per crescere, migliorare e mantenere dei rapporti. Ciò che conta per me è il presente, insieme al futuro: ci sono ancora tante pagine da scrivere".
Ora Liverani sfida il suo passato: “La partita con il Genoa è un crocevia importante, chi vincerà si avvicinerà all'obiettivo. Ci tengo a fare una richiesta: dato che il tempo delle partite sta finendo, a livello generale serve massima attenzione da parte di tutte le componenti che giudicano. Dai calciatori all'allenatore, passando per l'arbitro, fino al VAR".
Il Lecce arriva dal brutto ko interno con la Fiorentina. "A livello fisico e mentale abbiamo pagato la terza gara consecutiva. Non abbiamo la possibilità di fare tanto turn-over, sono sempre gli stessi a tirare avanti la carretta e coi viola hanno sofferto quindi i tanti impegni ravvicinati".
Liverani ha qualche dubbio di formazione. "Calderoni non è disponibile per giocare, ma vuole esserci e questo è un bel segnale che è arrivato direttamente da lui. È stato giusto accontentarlo, Calderoni vuole stare col gruppo. Deiola ha finito la stagione, Tachtsidis ha avuto un problemino ma ha fatto l'allenamento di rifinitura: vedremo come starà e se potrò recuperarlo. Lapadula ha qualche giorno in più con la squadra a differenza di mercoledì e quindi può essere della partita".
All'andata il Lecce riuscì a recuperare da 0-2 a 2-2, anche per effetto della doppia superiorità numerica giocando in undici contro nove. "Dovremo essere più cinici e più cattivi, ultimamente abbiamo fatto un po' di regali troppo grandi ai nostri avversari. Da allora il Genoa è cambiato tanto, a gennaio Preziosi ha preso molti nuovi calciatori modificando la sua rosa con tanti acquisti d'esperienza. È diverso anche l'allenatore, quindi mi aspetto una sfida che non avrà niente a che fare con l'andata. Noi andremo a Genova per giocare 90 minuti con voglia e umiltà, determinati a continuare a lottare per il nostro obiettivo".
Nel Genoa Liverani ritrova una vecchia conoscenza dei tempi laziali. "Conosco Pandev da quando aveva 19 anni, è arrivato alla Lazio come giovane di belle speranze e poi con gli anni è diventato un campione, basti pensare al suo apporto fondamentale nell'Inter del Triplete. Goran ha un valore assoluto nonostante la sua età avanzata e per questo tipo di campionato è un top player. Dobbiamo cercare di limitarlo sapendo che non sarà facile".
IL COMMENTO
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