
Radrizzani non precisa i tempi, ma l'abboccamento è avvenuto presumibilmente alla metà del decennio scorso. Alla domanda se abbia mai sfiorato l'acquisto di un club italiano, così infatti il presidente del Leeds risponde alla Gazzetta dello Sport: "Ci furono contatti con la Sampdoria, prima del Leeds, poi il Bari, ma non c'erano i tempi giusti".
Due conti e presto fatto. Radrizzani è arrivato al Leeds nel gennaio 2017, affiancando Massimo Cellino con una quota del 50% e rilevando l'intero pacchetto azionario il 23 maggio successivo. Visto che il Bari divenne contendibile nella tarda primavera del 2016, a seguito delle vicissitudini della gestione Paparesta, l'approccio di Radrizzani alla Sampdoria risale a quello stesso periodo, quando la squadra passata da Zenga e Montella aveva evitato la retrocessione più per demeriti altrui (i rigori sbagliati da Berardi e Candreva nelle partite del Doria contro Sassuolo e Lazio, gli altri due tiri dal dischetto falliti da Mbakogu del Carpi contro la Lazio nel penultimo turno) che per meriti propri. Ottenuta la salvezza l'attuale proprietà blucerchiata rimase in sella e, affidata la panchina a Giampaolo, si sarebbe garantita un periodo tranquillo per tutto il tempo di permanenza del tecnico abruzzese.
Intanto Radrizzani, preso atto che la Sampdoria non era sul mercato o forse non lo era alle condizioni da lui ritenute congrue, percorso sperimentato tre anni dopo dal gruppo Vialli, dirottò le sue attenzioni sul Leeds. Indubbiamente con successo.
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