
"L'idea di condurre questo studio nasce dall'assenza di evidenze scientifiche e per rassicurare pazienti e medici curanti su questo tema" spiega Matteo Lambertini. Infatti, prima di questo, la gravidanza per le donne colpite dal carcinoma era sconsigliato principalmente per due ragioni: la possibilità di aggravamento della prognosi e l'effetto nocivo della terapia sul feto.
La ricerca, durata oltre 3 anni e realizzata anche con i fondi del 5x1000 destinati al Policlinico, è stata realizzata su 1252 donne sotto i 40 anni di età: "Di queste pazienti, negli 8 anni di follow up, 195 hanno avuto una gravidanza dopo il completamento delle cure oncologiche. Si dimostra quindi che è sicuro sia per la madre che per il bambino e il tasso di complicanze durante la gestazione così come quelle di presenza di anomalie congenite sono risultate sovrapponibili a quelli attesi nella popolazione generale" ha proseguito Matteo Lambertini.
Grande soddisfazione anche per Lucia Del Mastro, responsabile della Breast Unit dell’Ospedale Policlinico San Martino: "Questi sono risultati importanti perché ci permettono di restituire speranze e possibilità a pazienti giovani". Un passo avanti che, ancora una volta, sottolinea l'importanza della ricerca come afferma Antonio Uccelli, Direttore Scientifico dell'Ospedale Policlinico San Martino: "Sostenere la ricerca è fondamentale per migliorare le opportunità terapeutiche ma anche per la gestione e la qualità della vita delle pazienti durante e dopo le cure".
IL COMMENTO
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