cronaca

La donna è stata portata via accompagnata dalla polizia
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Nonna Maura - la signora di Genova che il 15 agosto scorso, ha intrapreso la propria marcia fra le città d'Italia con lo scopo di lanciare il proprio appello alle istituzioni per firmare il disconoscimento dei Dpcm relativi alle misure anti-Covid e il manifesto per la tutela dei bambini - si è incatenata davanti al Quirinale subito dopo la manifestazione a Roma del Popolo delle Mamme insieme ai no vax e no mask.

"Siamo qui per parlare col presidente Mattarella, mi sono incatenata perché credo sia a questo punto l'unico modo per avere visibilità e avere spiegazioni. Ci dicono che Mattarella non è presente e che non possiamo stare qui. Ma io non mi muovo, devono portarmi via con la forza". Così ha spiegato 'nonna Maura'. "Voglio solo parlare con lui visto che le istanze che abbiamo presentato sono state sempre ignorate".

Tra le richieste dell'anziana genovese c'è "l'abrogazione delle leggi Azzolina e Lorenzin perchè non ci sentiamo nemmeno un minimo tranquille per la condizione nella quale i nostri figli e nipoti andranno a scuola. E' un tentativo estremo per ottenere qualcosa. Ci troncheranno le catene a breve", ha concluso la signora. Poco dopo è stata portata via accompagnata dalla polizia.

Nonna Maura - insieme a centinaia di persone - ha partecipato a Roma al raduno 'No Mask' contro quella che hanno definito la "dittatura sanitaria" in epoca Covid. Raduno che ha suscitato polemiche e critiche, ma che ha anche ricevuto appoggi dalla politica. Rigorosamente senza mascherine, i partecipanti si sono radunati dietro il Circo Massimo. In piazza gruppi di estrema destra, ma anche di sinistra, no vax e famiglie con bambini. A raggiungere il raduno anche la conduttrice Eleonora Brigliadori, la deputata ex M5s Sara Cunial e il leader romano di Forza Nuova Giuliano Castellino. "Noi non siamo Negazionisti, siamo contro la dittatura sanitaria, contro l'obbligo vaccinale perché non si mettono più le mani sui bambini", hanno detto gli organizzatori dal palco. Tra gli slogan intonati "Giù le mani dai bambini" e "verità". Non sono mancati insulti al Governo, fischi per il presidente della Repubblica ed è stata bruciata da un partecipante anche una foto di Papa Francesco.