Scatta la corsa a porcini, finferli, trombette, chiodini nei boschi italiani con le piogge delle ultime settimane che hanno creato le condizioni favorevoli alla crescita dei funghi, soprattutto al Nord e nelle zone appenniniche mentre al Sud si dovrà ancora attendere. E' quanto emerge dal monitoraggio di Coldiretti sull'inizio delle attività di raccolta lungo la penisola che registra un vero boom spinta dal ritorno del bel tempo ma anche dalla voglia di trascorrere tempo libero all'aria aperta passeggiando tra i boschi senza stress da distanziamento sociale per l'emergenza covid.
Un'opportunità anche per gli 8,8 milioni gli italiani che hanno scelto di trascorrere almeno parte delle vacanze a settembre, secondo l'indagine Coldiretti-Ixè, mese ideale proprio per il turismo ambientale e le passeggiate in montagna, nei parchi e nelle campagne rispetto alle mete tradizionali. E' necessario tuttavia evitare le improvvisazioni e seguire alcune importanti regole che vanno dal rispetto di norme e vincoli specifici presenti nei diversi territori, alla raccolta solo di funghi di cui si sia sicuri e non fidarsi assolutamente dei detti e dei luoghi comuni, ma anche rivolgersi sempre, in caso di incertezza, per controlli ai Comuni o alle Unioni micologiche e utilizzare cestini di vimini ed evitare le buste di plastica.
"La nascita di porcini, chiodini, finferli e altre varietà per essere rigogliosa richiede come condizioni ottimali terreni umidi senza piogge torrenziali, una buona dose di sole e 18-20 gradi di temperatura all'interno del bosco. Una risorsa importante per un Paese come l'Italia che puo' contare su circa 11,4 milioni di ettari di bosco che copre il 40% della superficie del Paese, segnati spesso purtroppo dall'abbandono, incuria e dall'azione criminale dei piromani. L'attività di ricerca non ha solo una natura hobbistica che coinvolge moltissimi vacanzieri e svolge anche una funzione economica a sostegno delle aree interne boschive dove rappresenta un'importante integrazione di reddito per migliaia di "professionisti" impegnati a rifornire negozi e ristoranti di prodotti tipici locali, con effetti positivi sugli afflussi turistici", precisa Coldiretti.
In Veneto si annuncia una stagione più che favorevole per tutte le specie che si trovano nei boschi galletti, porcini, mazza di tamburo, finferli. In Lombardia si raccoglie in Valcamonica, nel Bresciano, con la presenza di porcini, russule e altri funghi che è cresciuta parecchio al punto che nella sua seconda parte la stagione potrebbe rivelarsi migliore di quella del 2019. Meno buona la situazione in Piemonte, dove anche i cercatori più esperti faticano a trovare funghi, mentre in Liguria si attende l'effetto delle ultime piogge, sperando in una buona stagione. In Toscana le precipitazioni intense dei giorni scorsi hanno creato le condizioni favorevoli alla crescita dei funghi per i quali si preannuncia un autunno molto interessante. Sui colli dell'Emilia sono attese ottime nascite di funghi porcini estivi.
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Scatta la corsa ai funghi, boom nei boschi mentre la Liguria aspetta le piogge
Veneto e Lombardia le regioni finora più battute dai fungaioli
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