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 Il crollo di Napoli fa capire al Genoa che la squadra va rinforzata e anche in modo serio in attacco ma pure in difesa. Alle porte c'è il match di sabato col Torino che è un test gia' piu' che probante per il valore dei rossoblu'. Dimenticato il successo rotondo sul Crotone e tutti con i piedi per terra come era peraltro previsto. Al San Paolo senza Perin e Schone rimasti a casa perchè positivi al Covid è andata in scena una partita dai due volti. La rete di Lozano ha subito fatto capire che aria tirava per il Grifone, ma in fondo nel primo tempo Biraschi e compagni hanno retto e hanno pure avuto qualche occasione per pareggiare come quella di Lerager. Nella ripresa il tonfo.

Un tiro al bersaglio a Marchetti che alla fine non sarà neppure il peggiore anche se le sei reti subite sono un'umiliazione pure per lui. Tra gli acquisti urgenti val bene preoccuparsi pure di un secondo portiere affidabile se non si vuole dare un'occasione a Zima. Da Zielinsky. Mertens, ancora Lozano fino a Politano è stata una via Crucis anche per Maran che ha provato a cambiare qualcosa inserendo Pandev, Behrami, spostando Pjaca piu' avanti. Ma è stato tutto inutile. Anni fa un 6-2 a Napoli costo' la panchina a Malesani. Oggi a finire sulla graticola è anche il tecnico che ora farebbe bene a chiedere alla società di fare presto per colmare le lacune nei vari reparti. Ha esordito Luca Pellegrini ben presto finito nel marasma generale. Praticamente nessuno si è salvato. Al netto del valore evidente degli avversari è stato un un passo indietro rispetto all'esordio, anche dal punto di vista caratteriale. Così rispuntano i fantasmi della ultime due stagioni.

Una settimana per correre ai ripari, perchè questo ha detto Napoli. Balotelli è sempre nell'orbita come Scamacca e per la retroguardia balla sempre il nome di Ranocchia, ma serve di piu', servono certezze, di sicuro non è un gioco intelligente lasciare il cerino in mano a Maran comunque non esente pure lui di responsabilita'.