
Il calciatore già visto in Italia con le maglie di Lazio e Inter, lo scorso anno al Monaco in Ligue 1, arriva con la formula del prestito con diritto di riscatto alla cifra prefissata di 10 milioni. Nel Principato Keita guadagnava 3 milioni all'anno ed è facile desumere che la società monegasca si sia accollata una robusta percentuale dell'ingaggio del calciatore, passato da un bruciante avvio di carriera a una frenata che adesso gli impone di ripartire. E la Sampdoria può essere l'ambiente ideale per riuscirci.
IL COMMENTO
Genova e il Turismo, un rapporto complesso con i camerieri
Leonardo, Fincantieri e la guerra: l'etica non può essere solo italiana