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Sei nuovi casi di covid nelle scuole dell'Imperiese
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La scuola ha avuto un impatto "residuale" nell'aumento dei contagi da coronavirus. La ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina snocciola numeri e percentuali sulle prime due settimane di lezione: complessivamente si registrano circa 1.850 positivi. Il sistema, per il ministro, sta tenendo. E questo "grazie ai sacrifici di tutti, del personale, delle studentesse e studenti, delle famiglie", sottolinea Azzolina.

Gli studenti contagiati in settembre sono stati 1.492, i docenti 249, altri 116 tra il personale Ata: rispettivamente sono lo 0,021%, lo 0,047% e lo 0,059% delle rispettive categorie. Queste prime cifre sono state diffuse dal dicastero dopo una riunione con i funzionari dell'Istituto superiore di sanità e al Comitato tecnico scientifico. I dati sono relativi dal 14 al 26 settembre. Mancano quindi i numeri delle ultime due settimane, e di quella corrente.

In Liguria, in particolare, sono sei i nuovi casi covid
nelle scuole della provincia di Imperia, quasi tutti concentrati nell'estremo ponente. In particolare si segnalano: tre operatori scolastici nel distretto di Ventimiglia, collegati a una scuola dell'infanzia (l'asilo di Isolabona, dove è stata trovata positiva un'insegnante) e due scuole di primo grado, tra cui una prima elementare di Vallecrosia. Poi c'è uno studente di una scuola secondaria di primo grado sempre nel distretto di Ventimiglia e un alunno di una secondaria di primo grado del sanremese. In ultimo uno studente di una scuola secondaria di secondo grado del ventimigliese. Come da protocollo: alunni, insegnanti e contatti stretti sono stati messi in quarantena.

"Restiamo molto prudenti, ma al momento i dati sono positivi", dice la ministra, sottolineando che gli "sporadici" casi, nella maggioranza dei casi, vengono fuori dagli istituti scolastici. Proprio per questo, Azzolina chiede grandissima attenzione per tutto quello che succede prima o dopo le lezioni, a casa o per strada.Anche all'associazione Presidi si è prudentemente ottimisti. Le scuole che hanno dovuto chiedere completamente, si spiega, si contano sulle dita di una mano. D'altronde, spetta alla Azienda sanitaria locale (Asl) decidere se è necessario sigillare l'interno istituto, la singola classe, o isolare i contatti più stretti dello studente o la studentessa positivi al Covid.

"Fino al 26 settembre la situazione non è stata così drammatica", per il ministro. Ad avere parecchi dubbi, invece, è Matteo Salvini. "Spiegatemi la ratio del concorso nazionale per insegnanti del 22 ottobre cui parteciperanno decine di migliaia di persone, organizzato da quel genio di Azzolina", dice dalla Liguria, dopo aver partecipato al salone nautico di Genova. "Come si fa a organizzarlo, mentre si immagina di chiudere bar e ristoranti?". Meglio sarebbe stato, per il leader del Carroccio, stabilizzare i precari.