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Massima confusione e tutti contro tutti dopo sole tre giornate di un campionato
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 La Juventus con gli arbitri in attesa sul campo dell'arrivo del Napoli bloccato dalla Asl che ha voluto approfondire la situazione sanitaria all'interno del club campano dopo la positivita di due giocatori al Coronavirus . Un tempo e poi via. Match fantasma e giù polemiche e veleni. E' questa l'immagine del nostro campionato. L'azienda sanitaria, insomma, puo' far saltare un'intero sistema se continuerà a scendere in campo così alla faccia dell'indipendenza dello sport. E il ministro Spadafora non sa che pesci prendere, mentre tra le società volano gli stracci. E in questo caso a finire tra i sospettati c'è il presidente degli azzurri De Laurentiis che ha dovuto dire si all’Asl ma pure con gradimento visti i problemi di formazione. I bianconeri intanto non hanno fatto una piega e si aspettano il 3-0 a tavolino anche se la giustizia sportiva è sotto pressione per un caso unico.

Andrea Agnelli dopo la sceneggiata napoletana ma stavolta pure bianconera, ha dichiarato: "Se è intervenuta l’Asl, vuol dire che il protocollo sanitario non è stato rispettato». Ha ragione, per carità, ma che tristezza perchè non è questo il punto aldilà dei ricorsi che sono gia partiti. Qualcuno ha cercato di dire che la salute è un bene superiore rispetto ad una vittoria ridicola senza pallone. Che disastro la domenica di Torino. Governo e Federcalcio senza la forza di evitare questo patatrac e incapace di sventare così questo colpo di stato da repubblica delle banane fatto da Asl, presidenti o forse altro con l'alibi: noi siamo fedeli al regolamento oppure noi obbligati a stare a casa. La Juve certo, ma il Napoli senza due giocatori in quarantena e altri infortunati si bisbiglia, neppure piano, abbia voluto fare la furbata, in tanti lo stanno pensando. Se di mezzo non ci fosse il benessere degli atleti che sono uomini, che hanno famiglia e che si spera stiano tutti bene, bisognerebbe attendere una raffica di positivi al Covid tipo Genoa anche per i sudditi degli Agnelli o di qualche altra famiglia che detiene una squadra. E poi vedere dopo il primo rinvio grazie al tragicomico bonus da spendersi, saltare tutte le partite fino all'inevitabile retrocessione in serie B di fronte al coro delle altre 19: "Ma il protocollo parla chiaro, che volete?". Sarebbe inaccettabile per chiunque una fine del genere, una figuraccia planetaria. E' questo cio' che si vuole?
A proposito: cosa aveva detto Buffon dopo il rigore subito a Madrid col Real nella Champions di qualche anno fa all'indirizzo del direttore di gara inglese? Ecco, si, val bene ricordarlo: "Quello ha un bidone dell'immondizia al posto del cuore". E adesso quelle parole sono un boomerang per tutti su una scelta senza etica, chi cinico, chi stratega, nel mezzo di un vuoto totale in un'Italia che resiste mentre il calcio si barcamena come tutti, ma senza voler lasciare un centesimo o un po' di potere agli altri. Napoli e Juve ne escono male, ma il peggio deve ancora venire se si continua a fare a pugni sul Titanic, vabbè li si ballava ma il finale sara' lo stesso, con o senza protocolli studiati sul momento e con l'acqua alla gola.