cronaca

"Sono tecnicamente chiari i motivi del crollo"
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"Leggiamo su alcuni organi di informazione che le tempistiche di consegna della perizia sono ulteriormente slittate di un mese, questo imporrà circa un mese e mezzo di attesa aggiuntiva per la discussione del secondo incidente probatorio. La misura ormai è colma" scrive in una nota Egle Possetti, portavoce del Comitato Ricordo Vittime Ponte Morandi, aggiungendo che "i tempi tecnici necessari sono stati ampiamente superati, le complesse indagini, anche con il prolungamento Covid, dovrebbero essere terminate. Cosa devono ancora vedere alcuni CTP dei trefoli del reperto 132? Sarebbe interessante capire cosa possa essere ancora ignoto. O forse è tutto troppo chiaro e alcuni CTP cercano di fare tecnicamente melina?".


Secondo i familiari delle vittime "sono tecnicamente chiari i motivi del crollo del ponte, e quindi siamo stufi di sentire messaggi che travisano la realtà gettando fanghiglia sul terreno, adducendo come motivazioni del crollo cariche esplosive, bobine, meteoriti, ufo, ecc. Siamo molto perplessi che possano ancora esserci 'incertezze' fra alcuni dei professionisti in campo. Non vorremmo che nelle 'panzane' in preparazione magari emergesse anche un 'suicidio di massa di 43 persone', la fantasia è sempre molto vivida ma purtroppo come ben sappiamo in molti casi la dignità è veramente poca". Possetti sottolinea che i "nostri morti hanno bisogno di celere verità".


"Il potere, di norma, come avvenuto in altre stragi cerca di ritardare, sviare, oscurare, coprire, fuggire ma la verità è solare ed ancora una volta tenteremo con tutta la nostra forza di farla emergere dal limbo, forte come una colonna di un vulcano affinché nessuno possa dire di non averla vista. Noi siamo qui in attesa e pronti" conclude.