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Il governatore ligure ospite di 'Terrazza Incontra'
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“Non ho nessuna intenzione di rinunciare ad avere una giunta che rispecchi come io la penso”. Giovanni Toti, alla vigilia delle ultime riunioni (virtuali, per rispettare l’ultimo Dpcm), in una intervista nella trasmissione ‘Terrazza Incontra’ su Primocanale, manda messaggi agli alleati: “Non è una questione di bandierine o di partito. E’ una questione di capacità e di uomini da mettere in campo, nella giunta come nelle partecipate e nel sistema regionale nel suo complesso”.

La ripartizione degli assessorati (più la casella del presidente del Consiglio Regionale) ancora non è stata chiusa. E tra i partiti non manca qualche malessere. Cambiamo ha i suoi tre ‘big’ uscenti (Cavo, Scajola e Giampedrone) da riconfermare, la Lega vuole tre assessori (potrebbero essere Benveduti, Piana e Corso), il partito della Meloni due (il super blindato Berrino e Simona Ferro, prima dei non eletti a Genova). Oltre a Forza Italia che reclama una poltrona, c’è anche da capire chi dovrà ‘accontentarsi’ del ruolo di presidente dell’Assemblea rinunciando al posto in giunta. E poi ci sarebbe da coprire la casella territoriale di Savona che resterebbe scoperta.

Toti a Primocanale cerca di rasserenare gli animi
: “Al di là delle legittime ambizioni personali, di persone che hanno avuto grandi risultati, noi sceglieremo sulla base di capacità, del voto dei cittadini, sulla base del sacrificio e dell’impegno. Ho chiesto ai partiti delle indicazioni chiare: rispettiamo le volontà degli elettori, mettiamo persone capaci, voglio persone che facciano gli assessori a tempo pieno, dopodiché aspetto le indicazioni dei partiti, mi auguro che siano fatto come sono state fatte fino ad oggi, da persone di buona volontà e perbene. Abbiamo fatto scelte fuori dal bilancino dei partiti. La giunta è assai più facile di quanto voi immaginate”.

Sulla ripartizione delle deleghe, Toti afferma che “sono in discussione” e sottolinea che “C’è una capacità che è stata consolidata nel tempo e mi auguro che i partiti ne tengano conto”. In altre parole sulle riconferme di chi ha ben lavorato ed è stato premiato dagli elettori non ci dovrebbero essere dubbi.Al moltiplicarsi di incarichi impegnativi che lo stesso Toti potrebbe assumersi, dal Presidente della Regione, ad assessore alla sanità e al bilancio, fino al ruolo di leader di Cambiamo e passando per l’ipotesi di guidare la conferenza stato-regioni, il governatore dice che l’importante è “metterle in fila”.

“Il mio primo incarico è quello di presidente di Regione. Il ruolo di assessore alla sanità è a disposizione della discussione tra gli alleati. Se riteniamo che in questo momento sia opportuno tenere accorpato presidenza, sanità, bilancio e struttura emergenziale, potrebbe essere una felice sinergia che accorcia la cabina di comando. Sarebbe una fatica in più, ma è la cosa che interessa di più ai cittadini”, sottolinea Toti. "Gli altri incarichi vengono dopo", quindi. Sul ruolo politico in Cambiamo “posso dare un contributo in termini di idee e organizzazione, ma il primo compito è servire la Liguria”. Sulla presidenza della Conferenza delle Regioni al posto del governatore Bonaccini? E’ un onore che cederei volentieri ad altri. Non credo sia il momento più opportuno per un cambiamento di quel ruolo”.

Sull’emergenza Covid e la necessità di incrementare gli organici nelle strutture ospedaliere della Liguria, Toti spiega quali sono le difficoltà più grandi per l’assunzione di medici e infermieri: “Il problema vero è che non ci sono professionalità mediche e spesso infermieristiche. Stiamo chiedendo agli ordini professionali degli infermieri e al corso di laurea di anticipare le sessioni e le iscrizioni il più possibile per assumerli tutti. I nostri bandi di gara sono andati quasi deserti. Abbiamo assunto centinaia di persone sulla sanità, siamo in disponibilità di denaro per assumerne altre, ma bisogna trovare le persone per farlo. Abbiamo anche chiesto al Governo norme più facili per semplificare le nuove assunzioni e la possibilità di assumere a tempo indeterminato i medici”, conclude Toti a 'Terrazza Incontra"