Il premier Giuseppe Conte torna sullo spettro di una nuova chiusura dell'Italia, al termine della giornata che registra un record di contagi - quasi 22 mila - e di vittime (221), il dato più alto dal 5 maggio. "Se rispettiamo queste misure abbiamo buone possibilità di affrontare dicembre con una certa serenità, senza un sistema sanitario sotto stress. In caso contrario ci troveremo di fronte alla necessità di un lockdown e dobbiamo scongiurarlo".
Chiusure mirate locali appaiono sempre più probabili, in attesa di vedere i primi effetti delle restrizioni dell'ultimo Decreto del presidente del Consiglio (Dpcm). Mini lockdown, che riguardino singole zone, sono "un'opzione da prendere in considerazione, quasi un automatismo", dice Gianni Rezza, direttore generale della Prevenzione dell'Iss. Un segnale che la situazione è grave è forse anche il ritorno delle conferenze stampa: tre a settimana, due dell'Istituto superiore di sanità (Iss) e una del commissario Domenico Arcuri.
"Noi lavoriamo per scongiurare ed evitare un nuovo lockdown, questa è la strategia. Ma per evitarlo dobbiamo rispettare le misure, evitare di ritrovarci e", per evitare di chiudere il Paese, "abbiamo dovuto operare senza ulteriore indugio con scelte dolorose. Non c'è una scelta che non abbia un impatto, qualsiasi misura ne ha. Abbiamo cercato di costruire, in modo chirurgico una serie di misure, cercando di limitarle al massimo e nella consapevolezza dell'impatto che avrebbero avuto", ha incalzato Conte.
Con il decreto Ristori, il governo stanzia più di 5 miliardi per risarcire quelle attività - come bar, ristoranti, piscine e teatri - costrette con l'ultimo dpcm a chiudere o a ridurre gli orari. La nuova pioggia di indennizzi non ha però spento le polemiche fra gli alleati di governo sulla strategia anti-covid. Al termine del consiglio dei ministri, il premier Giuseppe Conte ha convocato a Palazzo Chigi i capigruppo di maggioranza di Camera e Senato. All'annuncio, Italia Viva ha avvertito: "Non vogliamo passerelle, ci aspettiamo aperture concrete sulle modifiche che abbiamo chiesto", cioè di rivedere la stretta a cultura, sport e ristoranti. Ma Conte frena: "Fare da contrappunto è facile, ma il dpcm non cambia".
Preoccupa la violenza di alcune manifestazioni di piazza. Tanto che il Pd ha chiesto al ministro degli Interni, Luciana Lamorgese, di riferire in Parlamento. Il grosso del contenuto del decreto Ristori lo ha illustrato il ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri. Il "pezzo forte" saranno i contributi a fondo perduto, che verranno erogati entro il 15 novembre, seguendo il meccanismo già utilizzato con il decreto Rilancio. Bar, pasticcerie e gelaterie riceveranno il 150% di quanto ottenuto fra luglio e agosto, e i ristoranti il 200%. Per le sole discoteche, chiuse in sostanza da marzo, il ristoro può arrivare al 400%. Anche taxi e ncc potranno avere un indennizzo, che sarà pari a quello già ottenuto.
Nel giorno del nuovo decreto anti-covid non tira aria di resa dei conti, ma Italia Viva continua a prendere le distanze dalla strategia del governo. Tanto che la leader di Fdi, Giorgia Meloni, parla di situazione "surreale: il Governo chiede al Governo di intervenire sui provvedimenti fatti dal Governo". Renzi la spiega così: "Siamo in maggioranza ma non siamo mai stati e mai saremo Yes Man. Chiudendo ristoranti alle 18 e chiudendo i luoghi della cultura non diminuiscono i contagiati: aumentano solo i disoccupati". Le scintille sono soprattutto con il Pd. Nei giorni scorsi Nicola Zingaretti ha accusato Iv di tenere i piedi in due staffe.
La maggioranza deve rispondere alle opposizioni, che accusano il governo di non essere riuscito a prevenire la seconda ondata e, quindi, di non aver scongiurato nuove misure pesanti per l'economia. Lo scontro andrà in scena giovedì, 29 ottobre, quando Conte illustrerà al Parlamento le misure dell'ultimo dpcm. Al termine di un vertice romano, Matteo Salvini, Giorgia Meloni e Antonio Tajani, con Silvio Berlusconi in videocollegamento, hanno chiesto che il Parlamento si esprima con un voto. Che potrebbe riflettere anche i maldipancia nella maggioranza.
IL DECRETO NEL DETTAGLIO - Si va dal fondo da 30 milioni per far sì che medici di base e pediatri possano effettuare i tamponi antigenici rapidi alle misure per la didattica a distanza, dai rimborsi per gli spettacoli dal vivo ai fondi per il sostegno delle associazioni e società sportive dilettantistiche. Previste poi altre 6 settimane di Cig Covid-19 e il blocco licenziamenti fino al 31 gennaio. Sono alcune delle misure contenute nei 32 gli articoli che compongono il decreto che prevede interventi economici in favore delle attività che sono state chiuse totalmente o parzialmente con l'ultimo
CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO - Il provvedimento riconosce un contributo a fondo perduto ai soggetti titolari di partita Iva che svolgono attività prevalente nell'ambito dei settori economici più colpiti dalle limitazioni previste dal Dpcm. L'ammontare del contributo non può superare 150mila mila euro. La norma stabilisce che la somma venga accreditata direttamente sul conto corrente bancario o postale dei soggetti che hanno già ricevuto il contributo a fondo perduto previsto dal decreto legge Rilancio. Esclusi dal ristoro i soggetti che hanno attivato la partita Iva a partire dal 25 ottobre o quelli che hanno già cessato l'attività prima di questa data.
RISTORANTI E TEATRI - Gli importi erogati tramite decreto saranno "significativi", dice Gualtieri spiegando che l'importo medio che arriverà ai ristoranti fino a 400 mila euro di fatturato è di 5.172 euro, quello per ristoranti di fascia maggiore, fino a un milione di fatturato, sarà di 13.390 euro e quello per ristoranti fino a 5 milioni di fatturato sarà di 25mila euro. Per quanto riguarda le sale da concerto e teatri, l'importo per la fascia più bassa sarà di 5mila euro, per la fascia media di 13.900 euro, per quelli di fascia più alta di 30mila euro.
RISARCITI ANCHE TAXI E NCC - Tra le categorie destinatarie dei ristori stanziati dal Governo nel provvedimento, ci sono anche i tassisti e i titolari di noleggio con conducente. Queste due categorie potranno usufruire di un indennizzo pari al 100% di quanto hanno ottenuto con il dl Rilancio dell'aprile scorso
CULTURA E TURISMO - "E' di oltre in miliardo di euro il pacchetto di misure per i settori della cultura e del turismo", spiega il ministro Franceschini. Tra queste, il ristoro immediato per i teatri e i cinema chiusi dal dpcm, 1.000 euro per tutti i lavoratori autonomi e intermittenti dello spettacolo, proroga della cassa integrazione e indennità speciali per i settori del turismo.
PRECARI DELLO SPORT - Per il mese di novembre è prevista una indennità di 800 euro per i lavoratori precari dello sport. Viene inoltre istituito il "Fondo per il sostegno delle associazioni sportive dilettantistiche e delle società sportive dilettantistiche" nel limite massimo di 50 milioni di euro per l'anno 2020: sarà destinato all'adozione di misure di sostegno e ripresa delle associazioni e società sportive dilettantistiche" penalizzate dall'ultimo dpcm.
LE ALTRE MISURE - Arriva un credito d'imposta sugli affitti commerciali per le mensilità di ottobre, novembre e dicembre, destinato alle imprese fermate dal dpcm, indipendentemente dal volume di ricavi e compensi registrato nel periodo d'imposta precedente. Una norma consente poi alle scuole l'acquisto di dispositivi e strumenti digitali individuali per la fruizione delle attività di didattica digitale integrata, da concedere in comodato d'uso alle studentesse e agli studenti meno abbienti, anche nel rispetto dei criteri di accessibilità per le persone con disabilità, nonché per l'utilizzo delle piattaforme digitali per l'apprendimento a distanza e per la necessaria connettività di rete.
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Covid, Conte: "Rispettare le misure o lockdown, 5 miliardi per il Dl Ristori"
Blocco dei licenziamenti fino al 31 gennaio tra i 32 articoli del decreto
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