Lo Spezia gioca in uno scenario incongruo la partita finora più prestigiosa della sua storia: a centinaia di chilometri dal "Picco" ancora cantierizzato, a spalti vuoti per le regole anti-Covid. Si gioca al Manuzzi vuoto di Cesena, col silenzio scalfito solo dallo sferragliare dei treni alle spalle della gradinata ospiti. Ma lo Spezia di Italiano ci prova, contro la Juventus che ha vinto gli ultimi nove scudetti di fila e che allinea fior di campioni, con Ronaldo ristabilito dal Covid in panchina e tra i pali Buffon, carrarese e quindi ontologicamente detestabile dalla curva Ferrovia che però non c'è. Il tecnico delle Aquile conferma il suo aggressivo 4-3-3, con Nzola al centro dell'attacco e Verde e Farias larghi. Ricci sta in regia, affiancato da Bartolomei e Pobega. In trincea, i centrali Terzi e Chabot guerreggiano affiancati dai terzini Ferrer e Bastoni, a copertura di Provedel che ha ormai scalzato Rafael in attesa dei rientro di Zoet.
La partita non fa in tempo ad aprirsi che prende subito le sembianze di un monologo juventino. Al 5' tiro cross di Cuadrado, facile preda di Provedel. Subito dopo Dybala serve Morata e il diagonale dello spagnolo finisce sull'esterno della rete. La Juve va vicina al vantaggio con Dybala, che spreca una facile conclusione a giro in area. Ma il vantaggio arriva al 15': Danilo lancia in area per McKennie che non conclude ma serve Morata che segna. Fuorigioco per il guardalinee, ma il VAR richiama Abisso che, viste le immagini, convalida. Lo stesso Morata segna il 2-0 al 23', ma stavolta il fuorigioco segnalato dal guardalinee è concreto.
Pasticcio al 25' di Buffon, che sbaglia il rinvio e consente a Ricci di concludere da fuori: per sua fortuna, il campione del mondo 2006 recupera nel frattempo la posizione e sventa il pericolo. Alla mezz'ora tocca a Chabot salvare su una conclusione dal limite di Chiesa.
Lo Spezia recupera: prima sfiora il pareggio con un inserimento di Nzola che poi scivola e serve involontariamente Ricci che conclude sul fondo, ma poi arriva il pari. E' Pobega a firmare l'1-1, al termine di un'azione avviata da Bartolomei: il tiro dello spezzino viene "sporcato" da Demiral.
Sul finire di frazione, Chabot salva la porta dello Spezia anticipando McKennie su traversone di Morata.
In avvio di ripresa, mentre Agudelo sostituisce Verde, Chabot sfiora l'autogol su cross di Cuadrado. Al 56' il momento più atteso dai tifosi juventini e temuto da quelli spezzini: fuori Morata, dentro Ronaldo. E il portoghese ci mette meno di duecento secondi a riportare in avanti la Juventus, dribblando anche Provedel dopo aver ricevuto l'assist di Morata. Al 64' Agudelo segna su respinta di Buffon dopo un colpo di testa di Chabot, ma il guardalinee segnala fuorigioco. Dal possibile 2-2 all'1-3: lancio per Rabiot che entra in area, si porta la palla sul destro e supera Provedel sul primo palo. Ormai la Juventus maramaldeggia e Chiesa si guadagna un rigore, per fallo di Bartolomei. Dal dischetto al 78' trasforma Ronaldo.
SPEZIA - JUVENTUS 1-4
RETE: 15' Morata, 33' Pobega, 59' Ronaldo, 68' Rabiot, 74' Ronaldo (R)
SPEZIA (4-3-3): Provedel; Ferrer, Terzi, Chabot (74' Dell'Orco), S. Bastoni; Bartolomei, Ricci, Pobega (74' Estevez); Verde (46' Agudelo), Nzola, Farias (74' Farias). All. Italiano.
JUVENTUS (4-4-2): Buffon; Demiral, Bonucci (79' Frabotta), Danilo; Chiesa, Arthur, Bentancur (61' Rabiot), McKennie (61' Ramsey), Cuadrado; Dybala (56' Ronaldo), Morata (79' Kulusevski). All. Pirlo.
ARBITRO: Abisso di Palermo.
NOTE: ammoniti Chabot, Rabiot, Bartolomei.
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