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Il ct della Nazionale di calcio, ex Sampdoria, si è contagiato alla vigilia dello stage azzurro
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Roberto Mancini, ct della Nazionale, da calciatore primatista di reti e presenze nella Sampdoria, ha contratto il Covid-19. La positività è stata riscontrata dal giro di tamponi al quale tutto lo staff della nazionale viene sottoposto a ridosso dei raduni. Il prossimo è previsto da domenica sera, per preparare tre partite (l'amichevole con l'Estonia mercoledì, poi Polonia il 15 e trasferta in Bosnia il 18 novembre) alle quali stante la situazione attuale il ct non può prendere parte. Mancini è del tutto asintomatico, ed è in isolamento fiduciario a casa sua, a Roma: la Figc ha tempestivamente avvisato la Asl territorialmente competente, e Mancini potrà aggregarsi alla nazionale solo dopo aver completato il percorso previsto dalle norme e dai protocolli Uefa Return to play e Figc.

"Del Covid non se ne può, speriamo finisca presto", era tornato a dire Mancini, pochi giorni dopo il post della discordia che gli aveva provocato diverse critiche dai follower, alcuni dei quali lo hanno additato come negazionista. "Volevo solo sdrammatizzare", era stata la risposta di Mancini, che sul tema pandemia non si era tirato indietro dall'entrare a sua volta in polemica con il ministro della salute, Speranza ("lo sport è un diritto, come lo studio: alle volte bisogna pensare prima di parlare"). Ora però quel diritto non è azzurro, e Mancini dovra' aspettare la quarantena e l'esito di nuovi tamponi, mentre in nazionale e' allertato il suo vice Evani.