Il direttore della clinica di Malattie infettive dell'ospedale San Martino di Genova Matteo Bassetti è stato nominato coordinatore scientifico di un gruppo di lavoro per la gestione del paziente Covid-19 per il ministero della Salute. L'incarico è arrivato dall'Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali.
"Insieme a insigni colleghi dovremo stilare i protocolli per la gestione ospedaliera dei pazienti Covid. Sono onorato dell’incarico che svolgerò, come ho sempre fatto, con rigore scientifico e spirito di servizio per il sistema sanitario nazionale" ha commentato sulla sua pagina Facebook l'infettivologo del San Martino.
L'aumento degli ospedalizzati e il riempimento delle terapie intensive in tutta Italia a causa della seconda ondata di Coronavirus ha portato il ministero a creare questo nuovo gruppo di lavoro che avrà compiti specifici. Obiettivo numero uno definire i criteri di ricovero dei pazienti Covid nelle diverse strutture assistenziali come strutture intermedie, reparti di malattie infettive e pneumologia, reparti di terapia intensiva e sub-intensiva. Il coordinatore organizzativo sarà Daniele Mipatrini.
Un nuovo coordinamento che vuole portare a un'unanimità di valutazione tra le regioni dei pazienti Covid che hanno necessità di cure visto anche i nuovo criteri che dividono il Paese a seconda del rischio secondo tre fasce (rossa, arancione, gialla). In queste ore ad esempio ha fatto discutere il caso della Regione Calabria che ha cambiato il criterio di conteggio dei pazienti ricoverati in terapia intensiva passando da 26 a 10.
Bassetti ha ricordato il lavoro fatto in a Genova insieme ai medici di medicina generale con cui è stato sviluppato un protocollo condiviso tra ospedale e territorio per la gestione a casa dei pazienti con il Covid che non hanno necessità di ricovero in ospedale. "Abbiano provato a fare ordine su quali e quando usare le varie terapie" ha spiegato il direttore della clinica di Malattie infettive dell'ospedale San Martino di Genova.
I DATI DI OSPEDALIZZATI E POSTI LETTO NELLE STRUTTURE OSPEDALIERE - I posti occupati dai pazienti Covid nei reparti di medicina generale, malattie infettive e pneumologia hanno superato la quota critica del 40% in ben 10 regioni, 3 in più rispetto a ieri, raggiungendo una quota nazionale 46%, in crescita dell'1%. A rilevarlo sono i dati dell'Agenzia per i servizi sanitari regionali (Agenas) aggiornati al 6 novembre, e le regioni sono: Emilia Romagna (45%), Lazio (44%), Liguria (70%), Lombardia (69%) Marche (47%), Piemonte (93%), Bolzano (98%), Trento (44%), Umbria (49%), Valle d'Aosta (89%).
Anche per le terapie intensive il valore considerato 'di sicurezza' del 30% è superato da 10 regioni, ma il valore nazionale resta fermo al 31%: Emilia Romagna (31%), Liguria (37%), Lombardia (49%), Marche (37%), Piemonte (46%), Bolzano (55%), Trento (33%), Toscana (41%), Umbria (51%), Valle d'Aosta (43%); mentre la Puglia è al limite, col 30% delle terapie intensive occupate da pazienti Covid.
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Bassetti nominato coordinatore gestione pazienti Covid per il ministero della Salute
Il gruppo avrà l'incarico di definirei criteri di ricovero
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